Trump: “Più armi contro il terrorismo”. Ma in Yemen…FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Novembre 2015 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Se in Francia le armi in mano a privati fossero più diffuse si sarebbe potuto salvare qualcuno dagli attacchi terroristici? La risposta è no, per il semplice fatto che i Paesi dove gli attacchi terroristici di kamikaze sono più frequenti sono incidentalmente anche quelli dove le armi sono più diffuse (vedi lo Yemen, la Somalia, l’Arabia Saudita…) e non molte vite, purtroppo, si sono salvate. La considerazione è quasi necessaria dopo le parole di Donald Trump, candidato a presidente Usa per i Repubblicani, dopo la mattanza parigina. Eccole:

“Se la gente avesse avuto le armi, se gli fosse stato permesso di portarle con sé, a Parigi avremmo visto una situazione molto, molto diversa”, ha affermato il candidato alla Casa Bianca, criticando la Francia per le sue dure leggi sul controllo delle armi da fuoco. Leggi che per Trump hanno contribuito all’elevato numero di morti uccisi dai terroristi. Tali affermazioni, durante un discorso elettorale in Texas, seguono il tweet postato da Trump la notte degli attacchi di Parigi, lo stesso che fu postato dopo la strage di Charlie Hebdo: “Non è interessante che la tragedia di Parigi sia avvenuta in uno dei luoghi con le leggi più dure al mondo sul controllo delle armi?”.

Immediata la reazione dell’ambasciatore francese negli Usa, Gerard Araud: “E’ un messaggio ripugnante nella sua mancanza di ogni decenza umana. Avvoltoio!”. ll tweet è stato poi cancellato dall’account di Trump, che però in Texas ha insistito: “Prendete Chicago con i suoi enormi problemi di violenza e record di sparatorie e uccisioni. E’ la città con le leggi più dure sul controllo delle armi in America. Possiamo fare di meglio”.

Di seguito la foto di un negozio di armi in Yemen dove praticamente ogni uomo adulto ha un’arma personale:

Trump: "Più armi contro il terrorismo". Ma in Yemen...FOTO

Trump: “Più armi contro il terrorismo”. Ma in Yemen…FOTO