Terminato il vertice Ue. Fonti italiane: “Passi avanti, ma non sugli eurobond”

Angela Merkel (LaPresse)

BRUXELLES – Altra nottata al capezzale dell’euro. Il vertice informale dei leader, cui ha partecipato anche il presidente della Bce Mario Draghi, è stato definito un ‘brain storming’ per avere prospettive da concretizzare nel vertice europeo di fine giugno. Cominciato attorno alle 19, il summit si è concluso dopo l’una di notte. ”Evoluzioni positive” sarebbero uscite dal vertice, anche se la cancelliera Angela Merkel ha ribadito la sua posizione contraria agli Eurobond.

Secondo fonti europee, i 27 hanno esposto le loro posizioni sulle obbligazioni europee o sulle varie opzioni possibili di mutualizzazione del debito – fortemente sostenuto dal presidente francese Francois Hollande -, sul ruolo della Bei, sui project bond e sulle formule per garantire la stabilità dell’eurozona.  La Spagna ed altri paesi hanno anche sollevato la questione del ”ruolo della Bce” che per la Commissione, secondo quanto dichiarato dal vicepresidente Tajani nel week end, ”deve essere più simile alla Fed” per favorire la crescita.

Il dibattito, secondo quanto riferiscono fonti italiane, è andato bene. Era aperto e con delle prospettive che potrebbero vedere già a giugno compiere passi avanti ”concreti” sul fronte dei project bond e della ricapitalizzazione della Bei. Sugli eurobond restano però le distanze – anche se il tema resta sul tavolo – fra i paesi pro e contro mentre sulla proposta italiana sugli investimenti pubblici ‘produttivi’ nel calcolo del deficit cè un atteggiamento positivo. Così come sembra esserci una disponibilità di massima – almeno non una chiusura – sulla possibilità di applicare lo stesso meccanismo anche ai debiti della Pubblica amministrazione. Per ora invece – secondo le stesse fonti – i 27 non hanno ancora affrontato il capitolo Grecia.

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