Berlusconi: “Nelle liste solo personaggi puliti”

Pubblicato il 21 Febbraio 2010 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

«Sono disperati per il calo di consensi, si aggrappano a tutto, anche all’attacco di servitori dello Stato». Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente a un convegno di Rete Italia a Riccione, si scaglia contro l’opposizione e promette che nelle liste delle Regionali non ci saranno i nomi di persone coinvolte in episodi di corruzione: «Non ci sarà sulle nostre liste nessun personaggio che sarà compromesso in maniera certa. Non c’è alle porte una nuova Tangentopoli: sono casi isolati, che vanno perseguiti. Noi siamo garantisti, ma attenti su questo argomento: non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione». Sabato era stato il leader della Lega Umberto Bossi a chiedere al premier certezza sui candidati.

Quanto fatto in Abruzzo è «un risultato miracoloso per il quale siamo apprezzati in tutto il mondo – dice il premier a Formigoni -: andate a vedere come sta chi ha perso la casa per l’uragano Katrina o chi ha perso casa per i terremoti in Giappone e Cina. Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione in Abruzzo case sicure e eleganti. Bisogna far prevalere la ragione e il buonsenso, rispetto agli istinti più belluini di chi mette a repentaglio gli interessi del Paese per calcoli politici meschini. Come se ci fosse una furia autodistruttrice che annulla i risultati, che travolge tutti gli sforzi che si fanno per migliorare il nostro Paese, si cerca di far apparire una delle pagine più nobili della nostra storia recente come una storia di affari sporchi e di corruzione».

Quindi l’attacco al Pd: «È sempre più estremista e laicista, al traino politico di un movimento eversivo come l’Idv e culturale dei radicali. La politica è scontro aspro, ma anche lo scontro deve avere delle regole che si basino sul rispetto tra le persone e il riconoscimento che c’è un interesse superiore a cui tutti devono guardare. Se vengono meno queste regole lo scontro diventa distruttivo. Noi abbiamo sempre concesso fiducia ai leader della sinistra, abbiamo sperato in Veltroni, in Bersani, ma alla prova dei fatti ci hanno tradito: le nostre aspettative erano anche aspettative dei cattolici che militano in quel partito e che ora hanno dovuto prenderne atto, che è un partito sempre più estremista e laicista». Il riferimento è alla recente fuoriuscita di Paola Binetti dal Partito Democratico.