Berlusconi e la telefonata per liberare Ruby: “Solo spazzatura”. E non spiega

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA

Ruby-Karima

”Io sono uno di cuore. Mi muovo per aiutare le persone in difficoltà”. Poi l’attacco: “spazzatura mediatica” le ricostruzioni dei giornali sul caso ‘Ruby’. Silvio Berlusconi non entra nei dettagli della vicenda ma risponde così a chi gli domanda di fornire dei chiarimenti sulla telefonata partita da palazzo Chigi per scagionare la minorenne marocchina fermata in questura a Milano perché accusata di furto, minorenne che avrebbe raccontato di feste ad Arcore alla presenza del Cavaliere.

Ad Acerra per presiedere una riunione sull’emergenza rifiuti in Campania, il Cavaliere bolla come dunque come ”spazzatura mediatica” l’indagine milanese aperta dopo le rivelazioni della giovane marocchina che chiama in causa anche il direttore del Tg4 Emilio Fede e l’agente Lele Mora, che secondo indiscrezioni giornalistiche sarebbero stati indagati per sfruttamento della prostituzione.

Berlusconi di fatto conferma la telefonata ma invoca il metodo Annozero: ”Usiamo quel sistema – dice alla giornalista che gli ha fatto la domanda e vuole controbattere – contraddittorio nei miei confronti zero, insulti e accuse a iosa. Usiamo lo stesso sistema”.

Le accuse di Bersani. Ad alzare la voce però è anche l’opposizione. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani non solo chiede che ”il governo vada a casa”, ma invoca più sobrietà per il presidente del Consiglio: il Paese dice ”ne ha diritto, serve una fase nuova”.

”Se ha buon cuore -aggiunge ironicamente il leader dei democratici – in queste ore ci sono migliaia di persone fermate per furti, li lascia abbandonati cosi?”.

A Bruxelles. Il Cavaliere ha evitato di tornare sull’argomento per tutta la giornata limitandosi, nel corso della photo opportunity con i capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles ad un piccolo sfogo ripreso dalla telecamera de La 7: ”Visto che casino mi hanno fatto? – dice il premier – Sul nulla…”.

Fatto sta che nelle conversazioni private il Cavaliere trattiene a stento l’irritazione: Dove sarebbe la novità? – Avrebbe ripetuto sarcastico ai suoi fedelissimi – è da un anno e mezzo che sono sotto attacco. Si tratta dell’ennesimo fango – sarebbe il suo ragionamento – sparso ad arte ogni qual volta si parla di elezioni.

La difesa del Pdl. Contro le accuse rivolte a Berlusconi si schiera lo stato maggiore del partito non senza qualche preoccupazione sulle ricadute che questa vicenda potrebbe avere su una situazione già molto complicata all’interno del partito.

Il coordinatore del Pdl Sandro Bondi parla di ”inciviltà che minaccia di corrodere le fondamenta della nostra vita democratica e di incanalare nuovamente la vita politica verso esiti distruttivi”.

A lui fa eco Fabrizio Cicchitto che chiama in causa il quotidiano la Repubblica: ”Ci troviamo di fronte – accusa il capogruppo del Pdl alla Camera – all’ennesimo contributo per l’imbarbarimento della lotta politica”.

L’opposizione. Ma l’ennesima bufera giudiziaria che coinvolgerebbe il Cavaliere scatena tutta l’opposizione, ad esclusione dell’Udc che tace. Dal Senato il vice presidente dei democratici Luigi Zanda chiede che l’esecutivo ”chiarisca in Parlamento. Sulle cronache – sottolinea – si legge che la minorenne sarebbe stata fermata a Milano dalla polizia e condotta in Questura perché coinvolta in un’indagine su un furto e la Questura sarebbe stata indotta a favorirne il rilascio immediato senza nemmeno identificarla a seguito di ripetute, pressanti sollecitazioni della presidenza del Consiglio dei ministri”.

Che il governo si presenti in Aula a riferire lo chiede anche l’Italia dei Valori: ”Berlusconi spieghi il suo comportamento”, dice Antonio Borghesi mentre Massimo Donadi lancia l’allarme sul rischio che l’Italia ”diventi la Repubblica del ‘bunga bunga’ che – osserva – dopo la classifica sulla corruzione che ci vede dopo il Burkina Faso rende molto bene l’idea della situazione politica del nostro Paese”.