Bocchino: "Berlusconi somiglia sempre di più a Gheddafi"

ROMA – ''La Borsa ha perso il tre per cento, lo spread e' a quota 400, i nostri titoli di Stato si vendono pagando il 6% di interessi, il governo italiano e' escluso dal vertice di Francoforte per salvare l'Euro e il governo non riesce a presentare il decreto sullo sviluppo. Mentre tutto affonda, Berlusconi continua ad aizzare le sue truppe dicendo che arrivera' al 2013, cambiera' nome al partito e fara' le riforme e che ovviamente e' sopra di quattro punti percentuali rispetto agli avversari''. Lo afferma Italo Bocchino di Fli.

''Piu' passa il tempo – sostiene – e piu' somiglia nel modo di fare al suo amico Gheddafi, che appena qualche settimana fa diceva che tutto andava bene e che la Libia era tutta dalla sua parte''.

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