Giuliano Ferrara raduna i “servi liberi” di Berlusconi

Pubblicato il 8 Giugno 2011 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – “Noi amici non servili diamo un consiglio disinteressato a Berlusconi: cambia passo, rimettiti in gioco e rilegittimati con una grande campagna nazionale, altrimenti non ci sarà nessun rilancio dell’azione di governo”. Lo ha detto il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, che ha organizzato al teatro Capranica di Roma un’assemblea dall’autoironico titolo “Adunata dei liberi servi del Cavaliere”.

Al tavolo i direttori dei giornali vicini al presidente del Consiglio, da Mario Sechi del Tempo a Maurizio Belpietro di Libero ad Alessandro Sallusti del Giornale. Presente anche Vittorio Feltri. Secondo Ferrara, Berlusconi dopo aver incassato le sconfitte di Milano e Napoli, dovrebbe sostituire “l’autocrazia con la democrazia, nel partito e nel movimento. Se Berlusconi fa il politicista e si affida ai meccanismi di partito perde”.

“Il premier avrebbe dovuto pensare: ‘ho perso nella mia città’, e a Napoli io il popolo lo ascolto, me ne assumo la responsabilità e mi rimetto a lavorare, con libere primarie generali in una data ravvicinata, già i primi di ottobre, con un regolamento semplice. Se questa proposta fosse stata fatta oggi non saremmo a questo punto”.

Ferrara ha poi ribadito la sua proposta sulle primarie generali a ottobre, per “evitare il piccolo cabotaggio”. Il Pdl, ha concluso, “deve diventare un’altra cosa: i leader potenziali si devono mettere in gioco, chi ha una piattaforma e delle idee si candida, crea una competizione e lavora per la rimessa in gioco”.

Nel suo editoriale odierno sul Foglio Ferrara si schiera per le primarie: “Ieri il Cav. si è riunito con i suoi collaboratori per discutere tra l’altro di primarie. Che legge fare per selezionare seriamente una classe dirigente. Per dare legittimità ai partiti politici nel quadro del maggioritario e del bipolarismo molto imperfetto nel quale da anni viviamo. In che contesto politico. Con quali alleanze, magari in vista di un ritocco della legge elettorale. Mah. Ho i miei dubbi. Siamo sicuri che le primarie non debbano essere prima di tutto un atto libero, regolamentato in modo semplice, per ratificare il primato dell’elettorato, la natura aperta e democratica di un partito, e la legittimità della leadership?”

Le immagini del raduno al teatro Capranica di Roma (Foto LaPresse)