Italia 150. “Dimettiti buffone”: Berlusconi contestato a Roma. Lui: “Non lascio il Paese ai comunisti”

Pubblicato il 17 Marzo 2011 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – “Dimettiti, dimettiti”: in centinaia dietro le transenne hanno riservato questo coro al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante le celebrazioni per il 150esimo compleanno dell’Unità di Italia.

Appena arrivato al Museo della Repubblica romana, al Gianicolo a Roma, il premier avrebbe ricevuto questo attacco- invito da parte della folla secondo quanto riferisce l’agenzia Dire. Berlusconi è stato accolto anche da frasi come “Buffone, buffone” e “Bunga bunga”.

Solo in pochi si sono rivolto a lui per incoraggiarlo: ”resisti, resisti”, hanno urlato rivolti al Cavaliere.

“Vado avanti, resto per difendermi; non lascio il Paese in mano ai comunisti”. Il premier ha risposto con questa battuta, pronunciata con il sorriso e riferita da alcuni presenti.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato invece accolto da applausi: “Viva il presidente della Repubblica”, ha gridato una signora.

Le celebrazioni per il compleanno dell’Italia unita sono cominciate a Roma, prima in piazza venezia, all’altare della patria, poi al Pantheon, poi ancora al Gianicolo.

Oltre a Napolitano e Berlusconi c’erano i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini.