Lorenzo Fontana: “Il razzismo in Italia non esiste, abolire la legge Mancino”. Casapound? No, il ministro della famiglia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2018 - 12:23| Aggiornato il 4 Agosto 2018 OLTRE 6 MESI FA
Lorenzo Fontana: "Il razzismo in Italia non esiste, abolire la legge Mancino". Casapound? No, il ministro della famiglia

Lorenzo Fontana: “Il razzismo in Italia non esiste, abolire la legge Mancino”. Casapound? No, il ministro della famiglia

ROMA – “Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”: questa la proposta giunta non da CasaPound o Forza Nuova ma dal ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, in un post su Facebook. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E’ lo stesso ministro della Repubblica contrario all’aborto, lo stesso membro del governo secondo cui “le famiglie arcobaleno non esistono”.

“I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”, ha aggiunto, bocciando con vigore la tesi secondo cui in Italia vi sarebbe un’emergenza razzista. Date le premesse era solo questione di tempo, se la gente insiste a parlare di razzismo non è perché sparano dai balconi a neri e rom, ma perché è schiava di qualche complotto demo-pluto-massonico mondialista.

Quindi basta un tratto di penna su una legge e il razzismo scompare: e chissenefrega se la legge sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista. Un lapsus più che rivelatore. Sarà utile ricordare al ministro che può aggiustare il tiro concentrandosi sull’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione…”).

“I fatti degli ultimi giorni – prosegue il ministro Lorenzo Fontana su Facebook – rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano, accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l’intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico. Una sottile e pericolosa arma ideologica studiata per orientare le opinioni. Tutte le prime pagine dei giornali, montando il caso ad arte, hanno puntato il dito contro la preoccupante ondata di razzismo, per scoprire, in una tragica parodia, che non ce n’era neanche l’ombra. Se c’è quindi un razzismo, oggi, è in primis quello utilizzato dal circuito mainstream contro gli italiani. La ragione? Un popolo – aggiunge il ministro leghista – che non la pensa tutto alla stessa maniera e che è consapevole e cosciente della propria identità e della propria storia fa paura ai globalisti, perché non è strumentalizzabile. Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico – conclude – se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”.