Un sottogruppo di finiani moderati potrebbe andare in soccorso di Silvio Berlusconi, con Gianni Alemanno in testa. Il governo a fine settembre ha bisogno di sostegno, il premier sta lavorando perché vuole essere indipendente alla Camera dal gruppo di Futuro e libertà.
Nelle manovre berlusconiane per rimpiazzare la mancanza dei finiani, oltre all’ipotesi dei repubblicani di Francesco Nucara che ormai è praticamente sfumata, spunta quindi di diciotto deputati pronti a dichiararsi fedeli alla maggioranza e quindi al presidente del Consiglio.
Il Corriere della Sera parla di «18 esponenti di Futuro e libertà pronti a riconoscersi in un testo scritto che comprenda anche alcune rinunce (vedi la vicenda dei probiviri, le sanzioni eventuali del partito contro i più agguerriti aderenti al Fli)».
Massimo riserbo, almeno per il momento, su chi siano gli uomini di Alemanno. Dopo che si è sgonfiata la bolla Nucara, probabilmente, nell’ambiente vicino alla maggioranza si è scelta una linea di maggiore cautela.