A Forte dei Marmi la candidata “fuxia” Baldini: La bellezza ci salverà dall’Imu

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA

Maria Teresa Baldini in uno dei suoi manifesti elettorali

FORTE DEI MARMI (LUCCA) – Alle elezioni comunali di Forte dei Marmi si candida sindaco il chirurgo estetico Maria Teresa Baldini, che, sostenuta dalla lista civica ‘Fuxia People’, ha tappezzato la città di manifesti con frasi ad effetto e colori appariscenti, promette di far pagare al comune parte dell’Imu sulle prime case e sostiene: “L’alternativa è la bellezza. Come valore, non come estetica. Dobbiamo difenderci dall’omogeneizzazione che piace a Bruxelles e Berlino. Tutti sanno mettere in piedi un’industria che produce auto. Pochi riescono a costruire il Colosseo”. In suo appoggio, inoltre, è arrivato nella città della Versilia, Cesare Bonizzi, noto come Fratello Metallo: un francescano che si è esibito sul palco del Gods of Metal e ha pubblicato diversi dischi.

Definisce il suo movimento “liberal-democratico” e chiarisce: “Di sicuro non ho idee socialiste”. In uno dei suoi manifesti scrive: “In Francia parlano di liberté, egalité fraternité. Io aggiungerei la beauté, la bellezza”. Gli altri slogan sembrano alludere allo sfidante, l’attuale sindaco di centrosinistra, quando dicono: “Il rosso vende al russo, il bilancio va in rosso, non per il russo né per il rosso e gli altri restano all’osso” o “Grazie al rosso le Fiamme Gialle cercano il nero. Prima il rosso se ne andrà, buon tempo ci sarà!”. Il riferimento al “rosso” pare diretto al sindaco appunto, quello al “russo” ai tanti turisti e proprietari di case che arrivano da Mosca e dintorni. In un altro manifesto si cita il Vangelo di Matteo: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci”.

Per quanto riguarda il programma elettorale della Baldini, pochi punti ma chiari. Al primo posto la proposta di far pagare parte dell’Imu al Comune. “Basta fare come a Montecarlo – dice lei – dove con gli introiti di alcuni grandi eventi si coprono le tasse che dovrebbero esser versate dai cittadini”. Poi niente più acqua del rubinetto ai bambini delle scuole, perché “è potabile, ma non minerale: viene pulita con il cloro e passa dai tubi di piombo, può essere contaminata” e basta con gli eventi culturali che non hanno “un diretto ritorno economico”.