Pdl, Cicchitto: “Basta polemiche tra ministri”

Fabrizio Cicchitto

ROMA – ”Quando si è sotto bombardamento di carattere mediatico-giudiziario bisogna pensarci cinque volte prima di aprire questioni nel governo e nel partito. In una fase del genere deve prevalere l’esigenza di fare fronte tutti assieme contro gli attacchi al leader, cosa che hanno capito benissimo gli amici della Lega Nord”. Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, in un colloquio con Corriere della Sera, interviene sull’attacco a Tremonti da parte di Galan.

”Anch’io condivido che si debba fare ogni sforzo per una nuova fase di politica economica, ma chiariamo che tutto questo e’ stato reso possibile perche’ Tremonti ha fatto determinate scelte, altrimenti saremmo finiti com’e’ finita la Grecia”, afferma Cicchitto, secondo cui ”nell’approntare nuove misure non si deve mettere in questione l’equilibrio raggiunto in precedenza”. In questo contesto, prosegue il deputato del Pdl, ”si può chiedere nell’immediato a Tremonti che accanto alla giusta lotta all’evasione si tenga conto della protesta del lavoro autonomo per il modo eccessivamente burocratico con cui viene gestita la questione fiscale. E mi sembra che lo stesso Tremonti si sia dichiarato d’accordo e si accinga a fare degli interventi nei primi giorni di maggio”.

Mettere in discussione il ministro dell’Economia, sottolinea Cicchitto, significa anche prestare il fianco alle critiche nei confronti di Berlusconi. ”Paradossalmente il vero obiettivo è fare fuori il presidente del Consiglio”. Ecco perche’ ”aprire il discorso sul dopo e’ da irresponsabili. Il dopo non c’e’ dal punto di vista della leadership, dato che non e’ maturata alcuna leadership alternativa a quella di Berlusconi. Casomai e’ indispensabile una dialettica fisiologica in Consiglio dei ministri”. ”L’unico erede storico di Berlusconi – conclude – oggi e’ il Pdl, e l’obiettivo di tutti e’ quello di dare vita a un partito che duri per tanti anni e che vada oltre Berlusconi e tutti noi”.

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