Pensioni a 1400 salve per un anno. Ici: sconto di 50 euro a figlio

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Il governo e i due partiti maggiori che lo sostengono in Parlamento hanno raggiunto un accordo per modifiche concordate al decreto Salva-Italia. Gli assegni pensionistici saranno protetti dall’inflazione, e quindi rivalutati fino all’ammontare di 1400 euro mensili, ossia 3 volte la minima. Ma la regola è a tempo determinato, vale infatti per il solo 2012. A partire dal 2013 gli assegni rivalutati saranno solo quelli pari a due volte la minima, quindi fino a 934 euro. Non è proprio quello che avevano chiesto i sindacati che puntavano a una quota di protezione più alta, ma è una misura in grado di disinnescare uno sciopero generale che la Cgil resterebbe a proclamare.

La nuova Ici/Imu prevede una quota di esenzione più alta, fino a 400 euro di importo calcolato sul valore catastale dell’immobile. Questa quota crescerà di 50 euro per ogni figlio che abbia meno di 26 anni e sia residente in casa: un modo per rispondere alle richieste di “quoziente familiare” venute sia dal Terzo polo che dal Pd. Anche il Pdl vede con favore il leggero ammorbidimento di quella che resta una reintroduzione dell’Ici anche sulla prima casa. Come saranno finanziati questi sgravi? Per ora solo con l’aumento dall’1,5 al 2% della sovrattassa imposta a coloro che avevano fatto rientrare capitali esportati illegalmente. La sinistra e i sindacati chiedevano molto di più, una percentuale molto più alta. Ma Monti su questo punto tiene ferma una strategia pragmatica: i detentori di capitali “scudati” sono in buona parte benestanti in grado di contrastare la nuova tassa con avvocati e ricorsi a varie magistrature, tenendo la tassa al 2% Monti spera che accettino di pagarla, una sovrattassa al 5-10% rischierebbe di fatto di essere non pagata.

Lo 0,5% di incremento non basta però a finanziare gli sgravi, neanche aggiungendo il contributo di solidarietà del 25% sulle pensioni superiori a 200mila euro ipotizzato dal ministro Fornero. Manca quindi ancora qualcosa alla stesura definitiva del decreto. Per altro comincia a mancare il tempo perché tutto deve essere definito entro la giornata di mercoledì per poter votare il provvedimento entro sabato 18. Sono ancora in corso trattative necessariamente a tre perché gli emendamenti devono essere concordati tra governo, Pdl, Pd perché è politicamente insostenibile un iter parlamentare in cui ciascuno si vota i suoi emendamenti e boccia quelli degli altri.

Ecco in breve gli altri provvedimenti.

Arriva un contributo sulle pensioni d’oro: ”per la parte eccedente 200.000 euro”: è fissato al ”15 per cento”.

Chi andrà in pensione prima dei 62 anni avrà una riduzione percentuale pari a 1 punto, e non 2 come finora previsto, per il primo anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni. La percentuale di penalizzazione risale a 2 punti percentuali ”per ogni ulteriore di anticipo rispetto ai due anni”.

”In via eccezionale” sarà possibile per ”i lavoratori che abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell’entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012” andare in ”pensione anticipata al compimento di un’età anagrafica non inferiore a 64 anni”.

Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.

Dall’anno prossimo gli estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio saranno gravati da un’imposta di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica e se la giacenza non è inferiore a 5mila euro. Negli altri casi l’imposta è di 100 euro.

Rendite catastali. Aumenta il coefficiente per la rivalutazione delle rendite catastali per banche e assicurazioni. Dai 50 della normativa vigente, passato a 60 in manovra, si arriva ora a “80”. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra.

Attività all’estero. Arrivano le Imposte sugli immobili e le attività finanziarie detenute all’estero da cittadini italiani. Lo prevede l’emendamento del governo al decreto legge sulla manovra. L’imposta per gli immobili è fissata allo 0,76%, mentre sulle attività finanziarie l’aliquota è apri all’1 per mille nel 2011 e 2012 e all’1,5 per mille dal 2013.

Salvi i compensi dei consiglieri di circoscrizione. I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato. Il decreto stabilisce la gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla Costituzione. Tale norma, quindi, entra in vigore solo con il rinnovo delle cariche.