Riccardo Bossi: “Mio padre ha due palle così”. Se la Lega ‘ce l’ha duro’…

Umberto Bossi

Se la Lega “ce l’ha duro”, Umberto Bossi “ha due palle così”. Parola di Riccardo, primogenito del leader del Carroccio. In un’intervista rilasciata a Oggi, il fratello maggiore del neo consigliere regionale della Lombardia Renzo ha preso le difese del padre.

Il più grande tra i “piccoli” Bossi ha respinto le accuse di “nepotismo” rivolte al Senatur: “Dove è il problema? E’ normale che un padre cerchi di far capire ai suoi figli quello che fa. E i figli, vedendo un padre così, che lotta, che non si arrende mai, nemmeno alla più schifosa delle malattie, cosa dovrebbero fare? Mio padre è un uomo vero, ha due palle così, trasmette una carica pazzesca e trascina milioni di persone. Perché non dovrebbe trascinare anche i figli?”.

Poi, per rafforzare il suo concetto ha chiesto: “Se uno ha un’azienda chi pensa di inserire? I suoi figli o degli estranei? Certo che la Lega non é un’azienda. Ma non bestemmio se dico che mio padre la sente sua”.

Riccardo Bossi, in passato assistente dell’europarlamentare leghista Francesco Speroni e oggi pilota di rally, ha aggiunto: “La Lega l’ha creata lui, la gestisce lui, il capo è lui. E la cosa più naturale è che accanto a sé voglia i suoi figli”.

Dopo aver spiegato che i suoi fratelli sono “tutti in gamba”, parla del più celebre dei tre: “Renzo ai Mondiali non farà il tifo per la Nazionale? Amen. Non è su un mese di Mondiale che io giudico un politico. Credetemi, è lanciatissimo e potrà solo crescere. Ha un incarico pubblico ed é giusto stargli addosso. Ma giudichiamolo per quello che fa”.

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