Il Giornale: “Rutelli finanziato dall’accusatore di Penati”

Pubblicato il 30 Luglio 2011 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Rutelli (Lapresse)

ROMA – Stando a quanto racconta Il Giornale ci sarebbe una cassaforte, delle carte nascoste e dei finanziamenti alla politica nazionale. La cassaforte sarebbe stata di Piero Di Caterina, titolare della società di trasporti pubblici Caronte srl, l’accusatore dell’ex sindaco di Sesto San Giovanni, Filippo Penati.

Sulle carte dei pagamenti destinati ai politici secondo il Giornale ci sarebbe il nome di Francesco Rutelli. Così spiega il quotidiano: “Perché Di Caterina, considerato dagli inquirenti il collettore delle tangenti per i democratici di sinistra prima, e per il Pd poi, avrebbe dovuto girare dei soldi all’attuale presidente dell’Api? È la data che crea il link. Perché tutto accade nel corso dell’anno 2000. Di lì a poco, gli italiani saranno chiamati a votare. Elezioni politiche nazionali. Da un lato, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Centro Cristiano Democratico-Cristiani Democratici Uniti, Lega Nord, Nuovo Partito Socialista Italiano compongono la coalizione di centrodestra. E dall’altra c’è l’Ulivo, con Democratici di Sinistra, Margherita, Federazione dei Verdi, Socialisti Democratici Italiani, Partito dei Comunisti Italiani. E candidato premier – e sfidante di Silvio Berlusconi, che alla fine uscirà vincitore dalle urne – è appunto Rutelli”.

Il Giornale poi tiene a precisare che non  c’è nessun reato contestato a Rutelli, ma dietro ci sarebbe la prescrizione. “La Gdf, infatti, perquisisce gli uffici della società di trasporti nel maggio dello scorso anno. Quando, cioè, sono passati dieci anni dall’eventuale illecito. Troppo tempo, secondo il codice penale. Per questo, nell’enorme mole di accertamenti necessari all’indagine, la pista di quel finanziamento viene abbandonata”.