Sondaggi, Berlusconi e Pdl rimontano: abolizione Imu, delusione M5s, Pd debole

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2013 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggi, Berlusconi e Pdl rimontano: abolizione Imu, delusione M5s, Pd debole

Silvio Berlusconi (Foto LaPresse)

ROMA – Elettori che “tornano all’ovile” delusi da Scelta Civica e Movimento 5 stelle, elettori fedelissimi e abolizione dell’Imu. Silvio Berlusconi è stato condannato dalla Cassazione per frode fiscale e il Pdl minaccia crisi di governo se verrà votata la sua decadenza in Senato. Eppure gli elettori del centrodestra non abbandonano il Pdl, anzi il partito di Berlusconi continua a registrare aumento dei consensi nei sondaggi elettorali, spiega Diego Pretini su Il Fatto Quotidiano.

Sembra ormai un ricordo lontano il dicembre 2012, quando a due mesi dalle politiche il Pdl guidato da Angelino Alfano segnava il 17% nei sondaggi. Berlusconi tornò dopo il suo “addio” alla politica e in due mesi appena riportò il Pdl alle elezioni del 24 e 25 febbraio a segnare un 21,6%, fino al 27,9% registrato nel sondaggio Swg per Agorà.

Pretini si chiede poi come possa Berlusconi, e il Pdl, tornare così forte nei sondaggi, magari raccogliendo i delusi che, delusi anche da Scelta Civica di Mario Monti e il Movimento 5 stelle, tornano a “l’ovile del centrodestra”. A rispondere agli interrogativi di Pretino sono i sondaggisti Antonio Noto, Renato Mannheimer e Roberto Weber, sondaggisti che della rimonta del Pdl a primo partito non si mostrano affatto sorpresi:

“Le rilevazioni più recenti parlano di un partito in uno stato di salute invidiabile: al 27%, decimale più, decimale meno. Secondo Ipr Marketing è al 27,5, secondo Swg è al 27,9, tanto per citare due sondaggi tra i più recenti. A febbraio – solo 6 mesi fa – il Pdl arrivò al 21 per cento. E’ l’unico partito che aumenta sensibilmente, insieme a Sinistra Ecologia e Libertà che evidentemente raccoglie qualcosa di ciò che perde il Pd che sarebbe intorno al 24-25 per cento e cioè paralizzato”.

Le cause di questa rimonta del Pdl sono diverse. La prima, spiega Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, è il “ritorno degli elettori che avevano provato a cambiare strada, ma che in Berlusconi vedono l’unica sicurezza:

“Scelta Civica perde metà del suo consenso, dall’8 al 4%, il Movimento Cinque Stelle cala più o meno del 6″. Gli elettori, spiega Noto, si sono accorti che il partito di Monti non esiste: “Non condiziona le decisioni del governo, non ha un leader forte e carismatico: insomma, non rappresenta un’alternativa”. Dall’altra parte coloro che hanno provato a votare Grillo hanno fatto presto a non riconoscersi in alcune battaglie dei “grillini”. “Non c’è un giudizio politico sul governo – riflette Noto – Ma è un momento di riattrazione dell’elettorato ancora deluso”.

Altro fattore sono gli “elettori fedelissimi a prescindere”, spiegano Renato Mannheimer dell’Ispo:

““L’affezione tra la base del Pdl e Berlusconi – dice Renato Mannheimer, guida dell’Ispo – Raramente la vediamo in altri partiti. Anzi, possiamo dire che non c’è in questi termini. Quando domandiamo agli elettori di Berlusconi se è colpevole o innocente, l’80% è sempre con lui. C’è una forte identificazione con il leader e d’altra parte l’abbiamo visto con la campagna elettorale durante la quale è riuscito a recuperare una grande mole di consensi”.

Gli elettori poi sono “insensibili” all’attualità, e alle condanne, che “non pesa quasi niente sulle opinioni, spiega Roberto Weber, ex guida di Swg:

“I media hanno un’importanza rilevante, ma esiste un humus che prescinde dalle notizie di attualità”. In più, secondo Weber, c’è una divaricazione sempre più pronunciata tra le sfere di fattualità, quella della rappresentazione e quella del percepito: “In altri momenti e in altri Paesi le tre sfere si sovrappongono – spiega – Qui, invece, le distanze sembrano dilatarsi. La rappresentazione è sempre quella di un Paese in declino e ha un effetto su quanto percepiscono le persone”.

Altro punto a favore del Pdl è l’abolizione dell’Imu, vista dagli elettori come una vittoria del Pdl:

““E’ fenomenale” dice Weber. Prendiamo l’Imu. “Avrà certamente un appeal – dice l’ex presidente di Swg – su un elettorato che in questi casi reagisce subito. Non solo: accanto a questo bisogna ricordare la sua capacità di dettare l’agenda”. Fu Berlusconi a introdurre l’Imu come principale tema della campagna elettorale, e tutti dietro. E ora l’abolizione dell’imposta sugli immobili è stata cancellata almeno per il 2013: promessa mantenuta, successo politico acclarato”

Il Pd “latitante” aiuta poi la corsa del Pdl, mentre l’astensione aumenta arrivando al 30%, secondo il sondaggista Noto, mentre a febbraio era al 25%:

“Parla di “debolezza” Mannheimer: “Le fratture interne non attirano l’elettorato che invece vuole certezze – dice – Sappiamo che le divisioni ci sono anche all’interno del Pdl, ma all’esterno ne esce un’immagine più salda”.

Solo una “concorrenza forte” del Pd potrebbe far crollare il Pdl, spiegano infine i sondaggisti:

“Ecco che qui si inserisce l’unica opportunità che ha il Pd per fare uno scatto in avanti, perché “ora sono tutti contenti solo perché Grillo non cresce, ma non è questo il punto”. Neanche il ritorno a Forza Italia (che a destra vedono come il completamento della rinascita dell’avventura berlusconiana) potrebbe reggere, secondo Weber, il colpo di una “concorrenza forte” da parte del centrosinistra. Tradotto: Matteo Renzi. “Se invece l’offerta resterà la stessa, Berlusconi se la potrà ancora cavare””.