Spider Truman: è caccia al precario anti-casta. Le analogie con Leonida Tucci

Pubblicato il 19 Luglio 2011 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In due giorni ha raccolto 300 mila fan, ha aperto un blog (in cui compaiono anche pubblicità) ventilando il rischio censura e poi è scomparso.  Per oltre 20 ore Spider Truman, il temibile “precario anti-casta” non ha dato segni della sua presenza. Poi, poco dopo le 13 di martedì, sulla pagina Facebook è comparso un post minimale: “Torno dal lavoro alle 16, ci sentiamo per quell’ora”.

Quanto a rivelazioni e annunci, l’aggiornamento della pagina Facebook e del blog è fermo da lunedì pomeriggio, ed è fermo a un post neppure troppo vagamente autocelebrativo: “Allora dico a questi signori, ai politici che siedono sulle poltrone, alle schiere di sgherri sguinzagliati nei corridoi di Montecitorio come nel mondo virtuale del Web: state attenti. Spider Truman è lì vicino a voi. Spider Truman è ovunque. Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha santi in paradiso. Spider Truman è ogni precario che viene struttato per 900 euro al mese e poi dopo anni e anni buttato in mezzo a una strada. Spider Truman è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese. Spider Truman è ogni operaio sfruttato e malpagato per 40 anni alla catena di montaggio per un salario e una pensione da fame. Spider Truman è ogni giovane costretto ad emigrare perchè gli hanno rubato il proprio futuro. Spider Truman è ogni anziano costretto a sborsare decine di euro di ticket se ha la pretesa di andare in un ospedale. Spider Truman è ogni uomo e ogni donna che a luglio ed agosto non può permettersi nemmeno una settimana al mare. Spider Truman è uno, nessuno e centomila. I suoi segreti possono imbarazzare i potenti, ma è l’indignazione popolare che alimenta il loro vero incubo. Se avete paura di lui, significa che avete qualcosa da nascondere. E allora fate bene ad aver paura, perchè presto ci riprenderemo ciò che ci spetta. Ci riprenderemo la dignità. La giustizia. La democrazia”.

Poi il silenzio. E i dubbi, nella rete che ha accolto con entusiasmo le rivelazioni del precario fantasma, iniziano a circolare. Tutto ruota intorno alla domanda “chi è Spider Truman?”. Domanda cui ne seguono altre a cascata, da “perché non usa il suo vero nome?” a “perché ha aspettato il licenziamento per denunciare il tutto?”.

Quello delle denunce è un capitolo a parte. Per ora i post sono “da titolo” ma, in realtà, di inedito c’è poco o nulla. Di agevolazioni e furti raccontati da Spider Truman sa più o meno tutto chiunque abbia letto Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Ora che il “botto” è arrivato serve materiale nuovo e, se possibile, anche qualche nome e cognome.

Vero precario o tarocco che sia la ricerca di Spider Truman procede. Se incassa i soldi della pubblicità un qualche nome deve averlo pur dato. E questo è il primo indizio. Poi ci sono quelle sospette somiglianze con il caso di Leonida Maria Tucci. Chi è costui? E’ un ex precario del Senato (e qui c’è l’unica differenza sostanziale con il caso Spider Truman) mandato a casa dopo quindici anni di servizio negli uffici stampa di An prima e del Pdl poi. Quello di Tucci, a leggere il racconto della storia che la moglie fa su una apposita pagina Facebook da 13 mila fan, è una vera storia di sfruttamento, mobbing e promesse non mantenute. Finita in tribunale e soprattutto finita con il diretto interessato in cura in un centro di salute mentale.

Le analogie hanno fatto pensare al Corriere della Sera che Tucci e Spider Truman potessero essere la stessa persona. La moglie di Leonida Tucci, da un lato smentisce, dall’altro ammette una possibilità: “Me lo chiedono in molti ma non siamo né io, né mio marito. Può darsi che l’autore sia una persona a noi vicina, magari un parente o un amico che ha preso a cuore la nostra situazione. Magari è un ex collega di Leonida che, nella stessa situazione, ha deciso di denunciare quello che succede ai precari di Camera e Senato”.