Veneto, Unicredit trasferisce i soldi alla Tesoreria. Zaia: “Esproprio”

Pubblicato il 29 Febbraio 2012 - 20:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – «Apprendo in questo momento e con vivo stupore della scelta di Unicredit di aderire alle richieste del governo Monti. Una scelta assolutamente non condivisibile». Così il presidente Luca Zaia interviene sulla decisione del tesoriere regionale, Unicredit Banca, di ignorare la diffida della Regione del Veneto a trasferire alla tesoreria unica nazionale le proprie risorse in giacenza. «Siamo di fronte a un vero e proprio esproprio centralista – prosegue Zaia – attuato da un governo che sta calpestando ogni minima regola costituzionale riguardante il federalismo e l’autonomia. Di più, dal punto di vista della prassi istituzionale, si fa passare l’idea che le regole del gioco possono essere cambiate seguendo la convenienza del momento, anche se in palese contrasto con la legge. Ciò appare tanto più grave in quanto riguarda una questione cruciale come quella della tesoreria».

«Fermo restando il mio auspicio – conclude il presidente Zaia – che il ricorso cautelare depositato dalla Regione del Veneto presso il Tribunale di Venezia venga accolto e che, quindi, la tesoreria unica sia obbligata a recedere dalla sua decisione, a noi rimangono due fronti aperti. Il primo riguarda la palese incostituzionalità del provvedimento, questione sulla quale abbiamo già avviato ricorso presso la Corte Costituzionale. Il secondo fronte è quello del rapporto con la nostra tesoreria: ho già dato mandato al nostro ufficio legale di esperire la possibilità di una rescissione del contratto con la relativa conseguente richiesta di danni».