Colombia, il nuovo presidente è Juan Manuel Santos

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 07:55 OLTRE 6 MESI FA

Il neopresidente colombiano Juan Manuel Santos

Juan Manuel Santos è il nuovo presidente della Colombia: il “delfino” del capo dello Stato uscente Alvaro Uribe ha battuto con un forte distacco il rivale al ballottaggio di oggi, il “verde” moderato Antanas Mockus. Dopo lo scrutinio di tre quarti (il 75,77%) dei seggi, l’ex ministro della difesa di Uribe ha ottenuto il 68,91% dei voti a fronte del 27,67% di Mockus. In una giornata caratterizzata da un forte astensionismo e da episodi di violenza tra le forze della sicurezza e la guerriglia, con un bilancio di dieci morti, la maggioranza degli elettori ha quindi scelto la continuità rappresentata dal’esperienza del candidato della destra, a fronte del cambiamento al quale puntava Mockus, che al primo turno, lo scorso 20 maggio, aveva ottenuto meno della metà dei voti del rivale.

Al ballottaggio è arrivato con il 67% delle intenzioni di voto, contro il 29% del rappresentante del “Partido Verde”. Più che il risultato elettorale a interessare nel corso della giornata tanti colombiani è stato il casuale intreccio creatosi tra il voto e il calcio. Sia Santos sia Mockus, ma anche Uribe, hanno infatti chiesto ai propri connazionali di rubare un po’ di tempo ai mondiali e andare alle urne, visto che al primo turno l’astensionismo ha superato il 50%: i primi dati odierni indicano addirittura un 11% inferiore a tale partecipazione al voto. In altre parole, sono stati molti i colombiani che hanno preferito vedere la vittoria del Brasile di fronte alla Costa d’Avorio che recarsi alle urne.

L’altro fattore che ha favorito l’astensionismo è di natura strettamente politica, e cioé il grande scarto di Santos nei confronti di Mockus, il leader “verde” che aveva attirato l’attenzione di molti analisti locali e internazionali, ma che per ora è rimasto solo una promessa della politica colombiana. A Bogotà e in altre città del paese oggi è stata d’altra parte una domenica di forte pioggia, altro fattore che ha spinto molta gente a rimanere in casa.

Tra il “futbol” e le condizioni meteo, è stata alla fine l’apatia ad avere la meglio tra molti dei 29,9 milioni di elettori chiamati alle urne. Dopo la valanga di voti al primo turno, Santos è comunque sempre rimasto sulla rampa di lancio per una vittoria che è poi stato un trionfo, a conferma che i colombiani, immersi in una “guerra civile” (guerriglia, esercito, narcos e paramilitari di destra) che negli ultimi 25 anni ha causato almeno 300 mila morti, hanno sostenuto la “politica della sicurezza” proposta dall’ex navigato ministro della difesa.

In questi ultimi giorni, Santos si è poi assicurato il sostegno chiave della maggioranza di candidati e partiti rimasti esclusi dal ballottaggio, mentre Mockus non è riuscito a stringere alcuna alleanza significativa. A favore di Santos ha giocato inoltre la liberazione, una settimana fa, di quattro militari rapiti 12 anni fa dai guerriglieri delle Farc.