Papa Francesco ad una bambina: “Io non volevo fare il pontefice”

Pubblicato il 8 Giugno 2013 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA
 Papa Francesco con Napolitano (LaPresse)

Papa Francesco con Napolitano (LaPresse)

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco che oggi 8 giugno ha incontrato Giorgio Napolitano si confessa  ad una bambina che gli chiede: “Ma tu volevi fare il Papa?”

Papa Bergolgio ha risposto “No, io non ho voluto fare il Papa. Una persona che vuole, che ha voglia di fare il Papa, non vuole bene a se stessa, eh? Dio non lo benedice, eh?”

Questo incontro tra il Papa e questa bambina è avvenuto la mattina di venerdì 7 giugno nell’Aula Paolo VI davanti a 8mila studenti delle scuole dei Gesuiti. Come spiega Paolo Rodari su Repubblica

C’era un testo già scritto, il Papa doveva solo leggerlo. E, invece, l’ha messo da parte, perché ‘un po’ noioso’, e a braccio, a tratti dialogando coi ragazzi, è tornato a parlare di sé. E parlando di sé ha parlato della Chiesa, di cosa significa per lui avere fede”.

Papa Francesco ha scherzato anche sul suo no all’appartamento papale spiegando di non essserci andato per “motivi psichiatrici”. Ancora Rodari:

“Ma perché non va ad abitare nel palazzo apostolico? ‘Ma, credo che non è soltanto una cosa di ricchezza. Per me è un problema di personalità… Io ho necessità di vivere fra la gente, e se io vivessi solo, forse un po’ isolato, non mi farebbe bene. Ma questa domanda me l’ha fatta un professore: “Ma perché lei non va ad abitare là?”. Io ho risposto: “Ma, mi senta, professore: per motivi psichiatrici”, eh? Perché, ma… è la mia personalità”.

Il botta e risposta con i ragazzi e i fedeli non è un unicum di questo pontificato. Così aveva iniziato a fare Albino Luciani. Poi Karol Wojtyla. Per Francesco il contatto con la gente è forse ancora più radicale. Le udienze del mercoledì durano ore a motivo del suo stare in piazza a salutare, abbracciare. E così auspica facciano i vescovi di tutto il mondo. In fondo è per questo che il conclave l’ha eletto. Per portare la Chiesa lontano, fuori dalle beghe di palazzo, lì dove è la sua vera missione”.