iPhone o Android: qual è più sicuro? Dicono che…

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2015 - 05:15 OLTRE 6 MESI FA
iPhone o Android: qual è più sicuro? Dicono che...

(Foto d’archivio)

ROMA – Android o iPhone: quale sistema operativo per smartphone è più sicuro? Secondo un’associazione americana per la tutela dei diritti civili, chi ha un telefonino Apple, costoso e sempre criptato, è tutelato più di chi possiede un dispositivo Android, economico ma poco sicuro. Ma è davvero così? Prova a rispondere a questa domanda Andrea Nepori sulla Stampa.

CRIPTAGGIO DATI E SICUREZZA UTENTE 

“L’iPhone cripta di default tutti i dati contenuti nel telefono e non permette a nessuno di decifrarli se non viene sbloccato dal proprietario. Apple ha fatto di questo aspetto un punto di forza delle proprie campagne di marketing, suscitando le ire di FBI, NSA e agenzie governative che, con la scusa di poter combattere meglio terrorismo e crimine, vorrebbero libero accesso ai dati di tutti.

Gli smartphone Android, per contro, non prevedono alcun criptaggio predefinito. Con Lollipop Google offre qualcosa di simile, ma soltanto per gli smartphone “flagship” della serie Nexus e per alcuni top di gamma. Quelli che, in altre parole, costano poco meno di un iPhone”.

 

COME PROTEGGERSI DAVVERO?  

“Se è vero che l’iPhone, di serie, protegge i dati dell’utente meglio di un generico dispositivo Android, l’utente che tiene alla propria privacy deve comunque sviluppare una consapevolezza più ampia del problema per rimanere davvero al sicuro.

Il criptaggio del dispositivo, ovviamente, rimane il primo passo. Se per iPhone e dispositivi Nexus l’operazione è automatica dalla prima accensione, gli altri telefoni Android si possono criptare tramite apposita opzione nelle impostazioni. L’operazione però peggiora le prestazioni del dispositivo e spesso riduce la durata della batteria, due aspetti sufficienti a scoraggiare la maggior parte degli utenti. Su iPhone il problema non si pone, perché il dispositivo è dotato di un coprocessore che gestisce il criptaggio a livello hardware.

Stop anche ai messaggi importanti e privati su Facebook Messenger, magari in favore di alternative sempre criptate e sicure come Signal (App Store, Play Store), app di messaggistica disponibile per iOS e Android, consigliata anche da Edward Snowden.

Per le email il discorso si complica, perché Gmail (il servizio) e Apple Mail su iPhone non supportano automaticamente la cifratura PGP, troppo complessa da gestire per l’utente, mentre i più esperti possono impostare una certificazione S/MIME. Protocolli e procedure che rimangono ancora troppo complicate perché si possa contare su una loro significativa diffusione sugli smartphone di tutti”.