Vaiolo delle scimmie, segnalati i primi casi nei bambini: più a rischio sotto gli 8 anni

Segnalati i primi casi di vaiolo delle scimmie nei bambini, le autorità sanitarie USA hanno affermato che i piccoli sotto gli otto anni sono i più a rischio di contrarre una forma grave del virus. Come riporta il Sun, un esperto ha avvertito che si tratta di uno “sviluppo preoccupante” e ipotizza che l’epidemia “non sia sotto controllo”.

I Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC) hanno riferito di due bambini infetti. Uno in California e l’altro non residente negli Stati Uniti, ma entrambi testati nell’area di Washington DC. Hanno precisato che i bambini sono in buona salute e sottoposti a delle cure. Il modo in cui hanno contratto il virus è oggetto di indagine, ma le autorità sanitarie ritengono sia stato trasmesso da membri della famiglia.

Negli Stati Uniti, finora sono stati segnalati  2.8000 casi

Da quando il virus si è diffuso a livello mondiale gli uomini gay e bisessuali sono stati particolarmente colpiti.
Il virus delle scimmie non è considerata un’infezione a trasmissione sessuale (STI), tuttavia si sta diffondendo principalmente attraverso uno stretto contatto sessuale. Può inoltre essere trasmesso attraverso uno stretto contatto personale, toccando asciugamani o lenzuola di una persona infetta, il che significa che chiunque può rimanere contagiato. Ci sono anche delle prove che è possibile rimanere infetti attraverso colpi di tosse o starnuti.
In Europa, ci sono stati almeno sei casi di vaiolo delle scimmie tra i ragazzi di età pari o inferiore a 17 anni.

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