Intercetteremo immigrati e scafisti con i super radar di Israele. No degli ambientalisti

ROMA – Per “proteggere” il Mediterraneo da barconi in arrivo -e per alcuni non graditi)- sulle nostre coste arrivano i super radar acquistati da Israele. Stintino (Sardegna), Santa Maria di Leuca (Puglia) e Siracusa (Sicilia) saranno dotate dei sensori speciali anti-scafisti.

Seguendo la traccia di Luca Fornovo sulla Stampa sembra che la vicenda sia andata più o meno così: i sensori sono dell’israeliana Elta System, della Aerospace Insustries, la Guardia di Finanza ha preso l’appalto, l’azienda romana Almaviva li installerà.

Il nome in codice dei radar El/M-2226 è ambizioso quanto lo scopo che hanno: “prevenire l’immigrazione clandestina, il traffico di droga, gli attacchi terroristici, il contrabbando e la pesca illegale”, informa Fornovo.

Se la velocità di un motoscafo è di 10 miglia e 7 per un gommone, allora possono essere intercettati dai sensori che hanno una portata di 50 chilometri e un’altezza di 12 metri circa.

Gli ambientalisti non sono molto convinti dell’iniziativa: “Abbiamo paura che questi radar, che certo sono utili, possano rovinare le nostre meravigliose spiagge”, diceVincenzo Tiana, presidente di Legambiente in Sardegna.

Antonio Amati, direttore generale di Almaviva “i radar verranno installati su colline, lontane 300 metri dalle coste seguendo le procedure senza imboccare scorciatoie militari. E le emissioni elettromagnetiche saranno inferiori a quelle delle antenne dei telefonini”.

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