Alta velocità: donna incinta resta prigioniera, scende a Milano invece di Bologna. Trenitalia non le dà assistenza

Pubblicato il 4 Novembre 2010 - 20:25 OLTRE 6 MESI FA

Una donna incinta resta bloccata su un treno alta velocità a causa di un errore del macchinista. Invece di scendere alla sua destinazione, Bologna, la donna è costretta, assieme ad altri passeggeri, ad arrivare fino a Milano. A rendere nota la vicenda è l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori.it, che annuncia una richiesta di risarcimento danni per conto della passeggera.

L’episodio, spiega Pisani, si è verificato ieri sul Frecciarossa 9534 Napoli-Milano delle ore 17.50 con arrivo previsto a Bologna per le 21.37. ”Il treno giunge a Bologna alle 22.17, con 40 minuti di ritardo, e imprigiona i passeggeri della carrozza 1, prima classe in coda al treno poichè il conducente ferma il treno non in prossimità del marciapiede come avrebbe dovuto, ma in corrispondenza dei binari e le porte del treno non si aprono. Dopo lo stop per permettere la salita sulle altre carrozze dei passeggeri diretti a Milano il treno riparte tenendo ‘imprigionati’ vari passeggeri che sarebbero dovuti scendere a Bologna tra cui una donna incinta e con un bambino al seguito di 2 anni”.

Alla donna viene detto in un primo momento che le sarebbe stata fornita una camera di albergo a Milano, successivamente le viene comunicato che gli alberghi sono tutti esauriti a causa dell’incontro di calcio Milan-Real Madrid. ”A Milano la donna con il bambino viene lasciata completamente senza assistenza. Dopo una visita medica a causa di una crisi di nervi riesce, tramite un agente di Napoli, a trovare un alloggio per la notte a Milano. Il mattino seguente si presenta al desk assistenza di Trenitalia dove le fanno pagare anche la tratta per il ritorno a Bologna”, conclude Pisani.