“Pene più lungo, pil più basso”: la ricerca dell’Università di Helsinki

Pubblicato il 20 Luglio 2011 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Uomini, abbandonate i complessi sul vostro pene: più è piccolo e più sarete ricchi. Lo dice una ricerca pubblicata dall’Atlantic Wire, aggregatore del quotidiano online americano The Atlantic. In base ad uno studio dell’Università di Helsinki ci sarebbe una rispondenza diretta tra il prodotto interno lordo di un Paese e la lunghezza del pene dei suoi abitanti.

In base ai dati raccolti da Tatu Wesling, i Paesi i cui abitanti hanno per lo più un pene di lunghezza inferiore alla media mondiale sono cresciuti più rapidamente tra il 1960e il 1985 rispetto ai loro vicini maggiormente dotati. Più dettagliatamente, ad ogni centimetro dell’organo sessuale maschile corrisponderebbe una riduzione, nella crescita economica, tra i 5 e i 7 punti percentuali.

Nel suo studio, corredato da schede e bibliografia, Westling spiega che gli studi precedenti “concentrati sui fattori economici, sociali e politici si astenevano da considerazioni di carattere biologico e/o sessuale. L’intento di questo studio, scrive Westling, è colmare questa lacuna”.

Il ricercatore cita anche Sigmund Freud, padre della psicanalisi. Secondo un interpretazione in quest’ottica, la lunghezza del pene e gli introiti sono entrambi fattori che contribuiscono all’autostima, e se una persona dispone più del primo fattore può sentire meno la necessità del secondo.