Calcio, diritti tv: Juventus regina, Cesena cenerentola

Pubblicato il 11 Luglio 2011 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA

Diritti tv: la Juventus guida questa speciale classifica

Milano – Manca la firma, ma stavolta sembra davvero fatta, almeno il clima è decisamente cambiato.

Le venti società di serie A dopo tre mesi di liti furibonde, minacce di scissione e di ricorso ai giudici civili, riescono di nuovo a votare all’unanimità ben tre delibere che il presidente Beretta alla fine definisce ‘fondamentali’.

Si tratta della fatturazione delle quote di diritti dei bacini d’utenza per la stagione sportiva appena terminata, quella relativa alla prima tranche per il prossimo campionato, e le linee guida per la vendita dei diritti per il triennio 2012-15.

Uno sblocco pressochè totale che consente di guardare al futuro con ritrovato ottimismo. In pratica le decisioni prese oggi consentono di avviare l’iter per i pareri di Agcom e Antitrust preventivi ai bandi di offerta.

Se, quindi, l’entusiasmo che aveva accompagnato la notizia delle votazioni all’unanimità, si è un pò raffreddato quando si è capito che il traguardo adesso è lì ma che non è stato ancora tagliato, la soddisfazione del presidente Maurizio Beretta dà la misura della importanza della giornata.

Analizziamo la distribuzione dei ricavi televisivi. Verranno ripartiti 788 milioni di euro.

Il podio ha l’accento nordico. La Juventus è la regina con i suoi 80 milioni di euro, seguono Inter (74) e Milan (73).

“Preliminari di Champions” per la Roma con i suoi 58 milioni di euro. “Zona Europa League” per Napoli (50), Lazio (46) e Fiorentina (41).

Bari (24), Lecce (23) e Brescia (22) occupano i bassifondi di questa speciale classifica. Il Cesena è la cenerentola della Serie A: incassa solamente 20 milioni di euro.

Ci sono 60 milioni di euro di differenza tra la Juventus (80) e il Cesena (20).

”Le società hanno capito che con il passare del tempo i rischi sarebbero aumentati – ha spiegato Beretta – e grazie ai negoziati le distanze si sono ridotte. Sono state approvate tre delibere fondamentali e al di là della sostanza c’è pure il segnale di una ritrovata unità”.

”Siamo arrivati a poter fare la fatturazione, un’operazione che non era stata possibile nelle ultime riunioni per il clima di scontro – ha aggiunto il presidente della Lega – due delibere diverse perchè ad una erano interessate le tre società retrocesse e alla seconda le tre neopromosse, e le linee guida che ci consentono di pensare alla vendita dei diritti futuri. Tutto questo, unito alla soddisfazione per aver riottenuto il secondo extracomunitario dalla Figc, fa ben sperare per il cammino del calcio italiano”.