Cessione As Roma, Italpetroli: “Nessuna trattativa diretta”

Pubblicato il 15 Ottobre 2010 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

Rosella Sensi

Per la Roma ”non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente”. Mentre ”sono in corso di definizione gli accordi di riservatezza con i soggetti potenzialmente interessati”.

Italpetroli, la società della famiglia Sensi azionista della As Roma, ha fatto così il punto sul processo di dismissioni della società sportiva. ”L’advisor Rothschild sta procedendo, secondo la tempistica programmata, nelle attività propedeutiche alla selezione di potenziali acquirenti”.

Intanto la società, con un patrimonio consolidato negativo per 13,2 milioni di euro e di attese per un 2010/11 ancora in rosso, appare al bivio, per l’esigenza di fare cassa, tra cedere calciatori o bussare alle porte delle banche per contrarre nuovo debito.

Il dato è riportato nella bozza di bilancio che verrà sottoposta al voto dell’assemblea il prossimo 28 ottobre. Nella sezione dedicata alla prevedibile evoluzione della gestione si legge infatti che ”sulla base delle informazioni attualmente disponibili e in assenza di eventi di carattere straordinario, ovvero di operazioni di campagna trasferimenti che potranno o dovranno essere implementate, si prevede che l’esercizio 2010/11 si chiuderà con una significativa perdita, rendendo peraltro necessarie eventuali operazioni di finanziamento per far fronte al negativo andamento prevedibile per l’esercizio”.

La Roma ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita consolidata di 22 milioni di euro e 8,5 milioni di indebitamento finanziario netto (a fronte una posizione finanziaria netta positiva per 20,8 milioni nel precedente esercizio). Pesa sui conti la mancata partecipazione alla Champions League (26 milioni di ricavi in meno).

Mentre i risultati ”prevedibili per l’esercizio 2010/2011 beneficeranno della partecipazione all’Uefa Champions League” ma ”risulteranno negativamente influenzati dagli effetti derivanti dall’entrata in vigore della normativa sulla commercializzazione dei diritti audiovisivi, in forma collettiva”, segnala il bilancio della società presieduta da Rossella Sensi, remunerata per il suo incarico con 1,1 milioni di euro nel 2009-2010.

C’e’ poi da considerare una ”campagna trasferimenti estiva” che ”è risultata non in linea con i prefissati obiettivi aziendali” in termini di proventi e riduzione dei costi. In flessione anche gli abbonamenti, dai 24.861 di un anno fa a 18.617, dopo l’introduzione della tessera del tifoso. Intanto è stato cooptato in Cda Roberto Venturini, indicato per il board da Unicredit dopo l’accordo tra la società e l’istituto bancario.