Del Piero, rinnovo o futuro in Canada?

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 18:57| Aggiornato il 19 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

Del Piero (La Presse)

TORINO – Alessandro Del Piero è la storia della Juve, almeno una fetta importante. Il numero 10 bianconero, a 37 anni compiuti, riesce ancora ad essere determinante per le sorti della “vecchia signora”: il gol alla Lazio, nell’ultimo match di campionato, segnato a pochi istanti dalla fine ha portato nuovamente i bianconeri in testa alla classifica.

Sulla Gazzetta dello Sport, in due articoli usciti nell’edizione odierna del 13 aprile, si mette in risalto la capacità del capitano bianconero di essere amato da tutti, o gran parte degli amanti del calcio, e di essere un campione “trasversale capace di segnare contemporaneamente per la cronaca e per la storia, avvicinandosi a un nuovo scudetto”. Così per tutti ma non per Andrea Agnelli, patron della nuova Juve.

Il rinnovo che tutti, soprattutto i supporters bianconeri, vorrebbero arrivasse a fine di questa stupenda stagione che la Juve sta attraversando (in lotta per lo scudetto e in finale di Coppa Italia) sembra lontano causa l’età del calciatore. Proprio Agnelli ad ottobre affermò che “questa è l’ultima stagione di Del Piero con la Juventus” scatenando il putiferio nella tifoseria bianconera.

Ma dopo i gol importantissimi tra campionato e Coppa Italia, la dirigenza juventina potrebbe cambiare idea. Nel mentre, però, il campionissimo comincia a riceve tante proposte intriganti “made in Usa”. In primis ci sarebbero club della Major League americana come i New York Red Bull e i Los Angeles Galaxy, dove milita David Beckham, ma anche il Montreal, che quest’anno sbarcherà per la prima volta nel massimo campionato a stelle e strisce e che tra le fila potrà contare su due connazionali di Alex come Matteo Ferrari e Bernardo Corradi, tenterà di mettere sotto contratto la stella italiana.

Potrebbe essere questo l’ultimo capolavoro di Pinturicchio, che avrebbe anche la possibilità di giocare ancora una volta la Champions con la maglia della Juve. Come? Sfruttando la pausa invernale americana e seguendo l’esempio di Thierry Henry, tornato dall’Arsenal per dare una mano e impiegato da Wenger nell’andata degli ottavi contro il Milan“.