Juventus, Conte alla Roma: “Mi piaci ma devo batterti”. Col turnover

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 23 GEN – ''Non abbiamo una scelta di obiettivi prestigiosi, come altri: quindi, la Coppa Italia e' molto importante. Conseguenza ovvia: la Juve vuole assolutamente battere la Roma per superare i quarti''.

Il pensiero e' di Antonio Conte, che, in piena corsa scudetto, deva aprire una parentesi che non puo' snobbare, tanto piu' che ''la Roma ci ha eliminati due volte in casa nelle ultime edizioni'' e nel percorso di crescita di una squadra che vuole tornare grande, la vittoria e' comunque indispensabile. Detto questo, Conte pero' e' assai realista e non dimentica che sabato c'e' l'Udinese, terza in classifica e assai temibile e che due pedine fondamentali come Marchisio e Pepe sono out per infortunio, oltre al fatto che, come sottolineato il tecnico, la Juventus sara' piu' stanca dei friulani per l'impegno infrasettimanale.

''Domani ci sara' turn over – spiega il tecnico – sia a causa delle defezioni, sia per dare una chance importante a chi si e' applicato con il massimo impegno''. Tradotto in concreto: finalmente esordira' Borriello, in coppia con Del Piero; Giaccherini e' il sostituto naturale di Marchisio, Estigarribia quello di Pepe; Marrone dara' il cambio a Pirlo (magari solo part time) e un difensore tra Barzagli e De Ceglie riposera'. Fioccano le domande su altri componenti di una rosa piuttosto ristretta: Elia, Sorensen. Sull'olandese, che era stato dato per infortunato la settimana scorsa, ma poi aveva scritto su twitter di stare benissimo, Conte regala un gustoso siparietto: ''Appena arrivato a Vinovo, il medico mi ha comunicato che e' arrivato zoppicando e che accusa una distrazione a un legamento collaterale. Ha incontrato grandi difficolta' al suo primo anno alla Juventus, come e' successo a me, che sono stato in 'coma' per tanti mesi, ma anche a mostri sacri come Platini e Zidane. Sorensen ha bisogno di giocare ed e' andato a Bologna per questo, sarebbe un problema se non succedesse. Il treno (cioe' la squadra rossoblu', ndr) passava solo quella volta e' la societa' non poteva lasciarselo sfuggire''.

Domani arriva una Roma in grande forma, di cui Conte tiene a precisare: ''L'avevo detto in tempi non sospetti, cioe' alla vigilia del match di campionato, che mi piace perche' ha un gioco ben preciso e una identita'. Sono convinto, in riferimento a Luis Enrique, che il lavoro di qualita' paghi e alla fine i veri valori emergano''. Anche il tema-infortunati rispecchia la mentalita' creata da Conte, non piangersi addosso e guardare il futuro con fiducia, valorizzando il piu' possibile tutte le risorse. Una di queste e' il giovane Marrone, andato in prestito al Siena lo scorso anno e voluto fortemente quest'anno da Conte, che si e' opposto al prestito. Lo ha ripagato con una giocata stupenda, a Bergamo.

''Sta crescendo e puo' fare sia il vice-Pirlo, sia la mezzala'', ammette Conte con grande soddisfazione. Marchisio? ''Ci auguriamo che recuperi piu' in fretta di quanto dica la prognosi medica''.