Lecce-Roma 1-2: le pagelle dei quotidiani

Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

L'allenatore della Roma Vincenzo Montella

LECCE- Lecce-Roma 1-2: le pagelle dei quotidiani.

CORRIERE DELLO SPORT (a cura di G.D’Ubaldo)

6,5 Vucinic Uno striscione per salutarlo, prima dei fischi durante la gara. Ci mette un po’ ad entrare in partita, ma prima si fa notare per un delizioso assist per Taddei, poi segna un gol straordinario per eleganza. Non esulta per rispetto dei suoi ex tifosi. E’ il migliore in campo. Esce tra gli applau­si. 

6,5 Borriello Ha la prima occasione in contropiede, ma il tiro è fuori misura. Collabora all’azione del gol, offren­do il pallone a Vucinic. Si rimbocca le maniche, conquista il rigore. Vorrebbe tirarlo, ma lo convin­cono a farsi da parte.

6,5 Montella (all.) Mette in campo una Roma molto equilibrata. Non spettacolare ma concreta. Non riesce subito a da­re una scossa alla squadra quando come sempre va in affanno nella ripresa, ma nel finale centra una vittoria che conta. Sette punti in tre partite, due vittorie in trasferta. Rivede la zona Cham­pions, la squadra ritrova il morale per tentare l’impresa in Ucraina e per preparare un grande derby. 

6,5 N.Burdisso Riceve spesso le disposizioni di Montella, guarda negli occhi i compagni. Si sposta a destra quando esce Cassetti. Fa due ruoli con la stessa intensità. Non molla mai e non perde mai la concentrazione. 

6,5 Pizarro Catalizza il gioco, salva una situazione delicata in area. Realizza il rigore che decide la partita, allon­tanando Borriello. La scelta di presentarsi sul di­schetto dimostra personalità ed è la conferma del suo ruolo di leader all’interno della Roma. 

6 Doni Pronto sul colpo di testa di Giacomazzi, sicuro nel­le uscite di piede. Compie un’impresa su Corvia. Sul gol può fare poco, ma nel complesso è reattivo. 

6 De Rossi Cerca gli attaccanti con il lancio lungo. Brutto il fallo su Gustavo, Damato lo grazia. Comanda le operazioni a centrocampo, ma quando la squadra si smarrisce anche lui fa fatica a restare lucido. 

6 Brighi Entra al posto di Taddei e va a fare il trequartista, con Perrotta che si sposta sulla fascia. Rispetta i compiti assegnatigli da Montella con un po’ di confusione. Ammonito, salterà il derby. 

6 Perrotta Corre molto, ma qualche volta anche a vuoto. Nel finale è decisivo per il cross che pesca Borriello in area e che porta al rigore 

5,5 Cassetti Qualche incertezza in difesa, non è fortunato con un diagonale che sfiora il palo. Si arrende dopo mezz’ora per un infortunio muscolare. 

5,5 Juan Si piazza in mezzo alla difesa e cerca di trasmet­tere sicurezza al reparto. Salva di testa a due pas­si dalla porta. Poi però è in ritardo sul colpo di te­sta di Giacomazzi in occasione del momentaneo pareggio. 

5,5 Mexes Si perde Corvia all’inizio della ripresa. Errore che può costare caro. Nell’assalto del Lecce nella ri­presa, anche lui si smarrisce un po’. 

5 Riise Ancora un errore su un cross, come capita spes­so quest’anno. Imbarazzante la sua involuzione in questo periodo.

5 Taddei Lavora per la squadra con generosità, ma sbaglia molto, non solo nelle conclusioni. A metà ripresa Montella corre ai ripari.

IL ROMANISTA (a cura di D.Giannini)

Doni 7- Nel primo tempo deve fare un solo intervento, neanche tanto difficile, per mettere in angolo su Giacomazzi. Fatiche risparmiate in vista del “solito” assedio della ripresa. Che poi tanto assedio non è. Un gol preso, imparabile. E uno non preso, quasi altrettanto imparabile. Lui vola, Corvia non segna e un pezzo dei tre punti è anche suo

Cassetti 6,5 Forse, involontariamente, gliel’hanno tirata i giornali (compreso il nostro) con tutte quelle parole sul fatto che è stato finora il più presente della Roma di questa stagione. Si fa male andando a cercare il gol dell’ex che manca per un nulla. L’infortunio lo toglie di scena, speriamo che sia breve e non gli tolga quel primato. Di sicuro non gli toglie l’ennesima partita positiva… finché l’ha potuta giocare.

Mexes 6,5 Il Milan, la Roma, il rischio di farsi male, due partite cruciali dietro l’angolo. Non lo distrae nulla. Soliti anticipi, solita prepotenza e strapotere fisica. Aristocratico, regale, imperiale, napoleonico. Poi due imperfezioni. Su una salva De Rossi, sull’altra (in comproprietà con Juan) nessuno. Ma alla fine si vince e la sbavatura ce la ricordiamo molto meno.

Burdisso 6,5 Al centro o a destra per Nicolas è la stessa cosa. Soprattuto se poi per fare il mezzo miracolo deve tornare nella sua terra, nel mezzo. Una “puntata” e passa la paura. «Si gioca come ci si allena», aveva detto Ranieri. «Si gioca come si vive» ha risposto Nico. Di sicuro si gioca così

Riise 5,5 Inizia bucando su uno stacco di testa, che non conta granché. Si ripete perdendosi Giacomazzi, come aveva fatto con Eder. Eppure qualche segno di ripresa si intravede. Dietro ancora no, ma davanti sì. Quando c’è lo spazio, lui va, le gambe girano di nuovo. La palle buone ancora non gli arrivano, ma prima o poi succederà, si sbloccherà. E magari tornerà ad essere quello vero anche dietro.

De Rossi 6 Un bel tacco a liberare Pizarro, un tackle a due di quelli alla Holly e Benji ancora insieme al Pek. Vivace, pure troppo. Perché va bene chiedere scusa, va bene che già sente nell’aria il clima del derby, ma quell’entrata su Gustavo… Però è vivo, presente. Insomma c’è. Come quando bisogna decidere che tira il rigore.

Pizarro 7- Rigore, gol e corsa ad abbracciare i tifosi. Forse su quel dischetto ha finalmente voltato pagina. Perché è tornato ad essere decisivo. Perché questa partita l’ha vinta due volte. La seconda buttando in porta le paure. La prima sostituendosi a Burdisso, che era dovuto andare a destra. Rispoli è solo davanti a Doni, il Pek prende il Tappeto Volante, lo mura e vola via a prendersi la vittoria.

Taddei 6 L’assist per Cassetti e un sinistro alle stelle. Decine di ripartenze e quell’errore a due passi dalla porta. Per il momento Taddei è questo. Lui è l’elastico della Roma e le sue giocate gli assomigliano. Su e giù, bene e male. Ma almeno c’è il bene…

Perrotta 6 Quello scatto per andare a mettersi tra Pizarro e Borriello che si contendevano la palla del rigore vale più di tutto il resto. Più dei precedenti 89 minuti giocati con la solita grinta ma senza brillare. Vale più di una partita giocata nel suo ruolo preferito, che senza Totti diventa un ruolo come gli altri. Vale più di quel rigore rischiato con una mano un po’ larga. Un gesto da vero uomo squadra vale di più. Molto di più.

Vucinic 7 Lo ami e lo odi. Lo adori e gliene diresti di tutti i colori. Tutto nel giro di pochi giorni. A volte nella stessa partita. Non in quella di ieri. Nella quale sembrava che sorgesse il sole ogni volta che toccava palla, nella quale non puoi fare altro che godere del suo calcio. Del suo essere farfalla e tigre. Che tira fuori le unghie e con una di queste mette dentro dopo aver volteggiato tra i fiori giallorossi del Lecce. Quando finisce la sua danza, chiude le ali e vola via, verso l’Europa, verso la Lazio.

Borriello 6,5 Fa poco o nulla per quasi tutta la partita. Quasi. Perché quando tutto sembra finito decide che lui non ci sta a pareggiarne un’altra, non si rassegna all’ennesima rimonta. Prende palla e va dove non sembra esserci spazio, ne salta due, tre. E siccome non basta ci si ributta di testa. Mano, rigore. Pizarro glielo toglie e segna. Arrabbiato? Muso lungo? Macché, è il primo ad abbracciare il Pek. Così si fa. Sempre.

Montella 6 Non è rivoluzione, ma intanto ha messo da parte sette punti su nove. Che è meglio di niente. Montella sta facendo il pieno (quasi) di punti in attesa del pieno di entusiasmo. Ora viene il bello, ora è tempo di trasformarsi da aeroplanino in jumbo. Per prendere a bordo tutta la sua Roma.

Juan 5,5 Combatte corpo a corpo con Corvia. Qualche duello lo vince, qualcun altro lo perde, qualcuno di troppo. E soprattutto fatica tanto, più del giusto. Più di quanto avrebbe dovuto fare. Perché Corvia avrà pure talento e fisico, avrà pure le movenze di Vieri. Ma non è Vieri. E nemmeno Ibra.

Brighi 5,5 Entra e fa giusto in tempo a prendersi un calcio in petto senza ricevere la punizione (Damato non si smentisce mai) e a perdersi il derby per colpa di un giallo per un falletto non indispensabile.

Menez SV Troppo poco tempo per chiedergli di spaccare in due la partita. E infatti non lo fa. Basta che non abbia cominciato a convincersi di non poterlo (saperlo) più fare.

IL MESSAGGERO (a cura di M.Ferretti)

Doni 6 Salva in angolo sul colpo di testa maligno di Giacomazzi, nella prima frazione. Decisivo in tuffo sulla deviazione di testa di Corvia, impotente sul colpo di testa traditore di Giacomazzi-gol nella ripresa.

Cassetti ng A metà del primo tempo con un destro in diagonale spedisce fuori da ottima posizione, poi esce per un problema muscolare.

Mexes 5,5 Non deve preoccuparsi più di tanto di Jeda, poi entra Corvia e la situazione, lì al centro, si fa un po’ più complicata. Il francese non dà la necessaria sostanza.

N. Burdisso 6 Comincia centrale al fianco di Mexes poi, dopo l’uscita di Cassetti, passa a destra. Buone alcune diagonali in chiusura, benino in fase di appoggio.

Riise 5 Non c’è un attaccante vero e proprio, sulla sua corsia, così il norvegese nella prima frazione riesce a salvare la pelle, anche se il suo contributo in fase offensiva è quasi pari allo zero. Nella ripresa va in affanno e la rete del Lecce arriva da un’azione prodotta dalla sua parte.

Pizarro 7 Va al piccolissimo trotto, spesso giocando nella propria metà campo, non azzarda nulla e così sbaglia poco. Diventa determinante quando, dopo la rete di Vucinic, respinge con tutto se stesso una conclusione a botta sicurissima di Rispoli. E’ lui a segnare il rigore decisivo, dopo averlo voluto fortemente tirare. Un segno di grande personalità, la risposta sul campo a chi non fa più parte della Roma e continua a parlarne non bene.

De Rossi 6 Grande dinamismo, lì in mezzo, nonostante la pressione continua di Giacomazzi. Entra duro su Gustavo e viene ammonito, ma il giallo non lo frena. Più sostanza che qualità, stavolta.

Taddei 5 Sul piano della corsa un contributo continuo, ma non azzecca un tiro neanche a pagarlo oro. E neppure un appoggio.

Perrotta 6 Giostra alle spalle di Borriello, che non fa i movimenti alla Totti per facilitare le sue percussioni centrali. Così galleggia tra centrocampo e attacco. Con Brighi dentro, si sposta largo a destra. E’ lui a dare il via all’azione che porta al rigore decisivo.

Vucinic 6,5 Sta larghissimo a sinistra, si accende a intermittenza ma quando si mette in moto inventa sempre qualcosa di interessante. Come la rete del vantaggio romanista, con un tocco di punta stile calcetto. Segna e non esulta, da ex leccese. Ripresa meno frizzantina, a seguire.

Borriello 6 Lavoro molto con le spalle alla porta e, da metà campo, innesta Vucinic nell’azione del vantaggio della Roma. Poi si dimostra troppo egoista, pur di andare (male) al tiro. Poi rimedia il calcio di rigore trasformato da Pizarro.

Juan 5,5 Deve duellare spesso con l’ex Corvia: non riesce a dominarlo.

Brighi 5,5 Al posto di Taddei, va al posto di Perrotta ma combina poco. Ammonito, salterà il derby.

Menez ng Per Vucinic dopo la rete del Lecce: non si vede mai.

IL TEMPO (a cura di A.Austini)

Doni 7 Nel primo tempo si sporca i guanti solo sul colpo di testa ravvicinato di Munari. Straordinaria la parata su Corvia che a conti fatti consente alla Roma di vincere la gara. Non poteva far nulla per evitare il momentaneo pari di Giacomazzi. Protagonista ritrovato.

Cassetti 6 Bene nelle due fasi, con chiusure puntuali e un gol sfiorato prima di farsi male.

Mexes 6 Si è promesso al Milan ma ha ancora la testa piantata sulla Roma. Impeccabile per un tempo, quando la squadra cala sbaglia qualcosa anche lui, vedi l’azione dell’1-1.

N. Burdisso 6 Inizia centrale, poi si sposta a destra e non sempre riesce ad essere altrettanto efficace.

Riise 5 Va in difficoltà contro qualsiasi avversario. Stavolta basta la spinta del tandem Rispoli-Munari per mandarlo in apnea.

De Rossi 5.5 Sbaglia tanto e rischia l’espulsione. Utile in fase di contenimento, soprattutto nel finale, ma da lui è lecito attendersi qualcosa in più.

Pizarro 7 Il faro della Roma si illumina a intermittenza e dà tranquillità a una squadra palesemente insicura. Nel momento decisivo del match si prende la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo. Leader.

Taddei 6 Partecipa a quasi tutte le trame più pericolose, ma è tanto puntuale quanto impreciso negli ultimi metri.

Perrotta 6 Con Borriello davanti non può fare il gioco che gli riesce con Totti. Ma si sacrifica e chiude la sua partita a destra.

Vucinic 7 One man show, nella «sua» Lecce che rispetta così tanto da non esultare dopo un gol bellissimo. Gioca un primo tempo a grandi livelli, quando si spegne lui la Roma non riesce più a essere pericolosa.

Borriello 6 Partita di fatica, con pochi acuti e chiusa ancora senza gol. Diventa però fondamentale nel finale trovando il rigore della vittoria con carattere. Anche troppo: voleva tirarlo al posto di Pizarro.

Juan 5.5 Costretto ad entrare per l’infortunio di Cassetti, ha un discreto impatto ma sbaglia sul gol di Giacomazzi.

Brighi 6 Trasmette cattiveria e ridà un po’ di fiato alla squadra.

Menez 5 Montella gli aveva chiesto qualcosa in più, ma dovrà aspettare ancora.

Montella 6 Bravo e fortunato. La sua Roma è sempre uguale: va in vantaggio con merito, poi crolla su se stessa. Il rigore finale gli restituisce il sorriso.

LA GAZZETTA DELLO SPORT ( a cura di M.Cecchini)

Doni 6 Beffato sul gol è pero quasi miracoloso su Corvia, sembra star a ritrovare la forma dei giorni migliori

Cassetti 5,5 Cuore da ex. Sciupa una buona occasione e si fa male

Juan5,5 Entra per Cassetti ma si perde Giacomazzi sul pari

Mexes 6 Si fa trovare distratto in un paio di occasioni. Alla fine galleggia a malapena

N.Burdisso 6 Scala presto a destra, non brilla ma fa il suo

Riise 5 Lui ce la mette tutta ma nella fase difensiva continua a soffrire parecchio

Pizarro 6,5 Al centro delle polemiche ranieriane si impossessa del rigore ed a ritmi bassi è sempre un numero uno

De Rossi 6 Graziato di un possibile rosso per fallo su Munari, dimostra di avere gamba e voglia

Taddei 5 tanto impegno ma in fase offensiva sciupa quello che può

Brighi 5 Entra senza incidere. Ammonito, sarà squalificato

Perrotta 5,5 Serata rugginosa. La corsa c’è, ma poco altro

Vucinic 6,5 Applaudito e fischiato dal suo ex pubblico ha tante giocate di classe e segna un gran gol

Borriello 6 Si procura il penalty e lavora tanto per la squadra

Montella 6 Gestisce la gara in modo scolastico ma lucido