Milan, Allegri: “Non siamo Ibrahimovic dipendenti”

Pubblicato il 21 Novembre 2010 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

Mauro Tassotti, vice di Allegri, l’aveva detto nel prepartita di Milan-Fiorentina: ”Non dobbiamo rilassarci ne’ vanificare quanto fatto finora”. E, in effetti, non solo non c’e’ stato nessun calo di tensione nei rossoneri, ma Ibrahimovic ha voluto fare gli straordinari con un bel gol in rovesciata.

”Per lui pero’ questi gesti sono normali”, dice Allegri, e forse e’ il piu’ bello dei complimenti che potesse fare al suo numero 11. Ma il tecnico rossonero non vuole parlare di Milan Ibra-dipendente: ”Zlatan ha qualita’ e fisico – spiega Allegri – per noi e’ fondamentale, ma si e’ messo a disposizione della squadra e la squadra si e’ messa a disposizione di Ibrahimovic. La cosa piu’ importante e’ vedere come tutta la squadra abbia raggiunto un equilibrio importante”. Stasera infatti tra i rossoneri non c’e’ stata gloria solo per l’attaccante svedese. ”Abbiati ha fatto un paio di interventi straordinari – dice Allegri – sono molto contento dei tre portieri che ho a disposizione”. Ora, parlare di scudetto non e’ piu’ un mistero. E forse il Milan puo’ allargare le proprie ambizioni: ”Abbiamo pure la Champions – dice Allegri – che e’ un trofeo ugualmente importante, senza dimenticare la Coppa Italia”. In questo Milan che gira a mille, c’e’ un solo ingranaggio che non sembra essersi incastrato bene. ”Ronaldinho? E’ fuori esclusivamente per scelta tecnica – dice Allegri – lui ha sbagliato a tornare tardi a due giorni dalla partita, infatti ha chiesto scusa.

Pero’ le scelte che faccio sono sempre per il bene del Milan”. Ibrahimovic, dal canto suo, sottolinea una certa stanchezza che lo sta accompagnando negli ultimi tempi: ”Mi sento molto affaticato – spiega – soprattutto gli ultimi minuti di ogni partita. Forse ho giocato troppo, se ci fossero stati Inzaghi e Pato mi sarei potuto riposare un po’. Io comunque mi sacrifico per la squadra, se e’ necessario gioco anche con una gamba sola”.

Non nasconde la propria rabbia Sinisa Mihajlovic: ”Sono arrabbiato per l’espulsione di Kroldrup – dice il tecnico della Fiorentina – anche se l’arbitro aveva ragione perche’ Kroldrup l’ha mandato a quel paese.

La partita pero’ era ormai finita, bisogna anche capire i giocatori che stanno in campo. Serve buon senso”. Sulla partita ”non mi sono piaciuti i primi 30 minuti – spiega Mihajlovic – perche’ dovevamo attaccarli alti e invece li stavamo aspettando”.