Pastore, Zamparini spara alto: “Vale dai 60 milioni in su”

Pubblicato il 21 Aprile 2011 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Zamparini (foto LaPresse)

PALERMO – ”Dobbiamo ancora imparare a gestire le partite quando ci troviamo in vantaggio. Nella qualificazione alla finale della Coppa Italia ci credo molto e ci teniamo moltissimo”. Con queste parole, Maurizio Zamparini ha commentato, a Radio Radio, il 2-2 che vale mezza qualificazione per la finale, conquistato mercoledì dal Palermo sul campo del Milan.

Zamparini – che ha ribadito l’intenzione di tenere i suoi gioielli e per Pastore ha stabilito un tetto di vendita da ”60 milioni in su” – ha aggiunto di non essere sicuro che Delio Rossi rimarrà sulla panchina rosanero. ”Quello – spiega Zamparini -è un discorso che riguarda me e lui. Ieri Rossi ha dichiarato che deciderà lui se restare o meno: ci incontreremo a fine stagione e, se l’esito dell’incontro sarà positivo, rimarrà; altrimenti, ci saluteremo”.

Il Palermo, negli ultimi tempi, ha riesposto in vetrina i propri ‘gioielli’ e Zamparini gongola. ”Siamo contenti che i nostri talenti vengono visionati da altre società, ma è chiaro che il Palermo ha la propria squadra e se la terrà, pur sapendo che può lasciare andar via un giocatore quando è maturo. Abbiamo già  dei talenti in giro per l’Italia, ma ne prenderemo altri. I giocatori piu’ bravi vanno via solo quando lo chiedono, come e’ avvenuto nel caso di Cavani. I problemi d’ingaggio che avevo io con Cavani, adesso li avra’ De Laurentiis. Comunque, i nostri talenti resteranno al 100 per cento nella prossima stagione, ma dovremo costruire un grande Palermo anche in difesa, perche’ alla fine vince chi subisce meno gol e noi abbiamo la peggior difesa del campionato. I problemi fra me e Rossi sono nati proprio su questa vicenda”.

Zamparini ha escluso l’arrivo di un allenatore di altissimo livello, ”perché vuole 10 milioni a stagione ed io non voglio fare la fine di Cragnotti o Tanzi, neppure quella di Sensi, che ha dilapidato tutto il patrimonio”. Poi, tornando a Pastore, rivela che, per averlo, qualcuno potrebbe avanzare una ‘proposta indecente’ ”da 60 milioni in su”. Ed Hernandez? Zamparini dice: ”Ha bisogno di crescere. Per vincere non bastano i giocatori, ci vuole una grande società e molto altro: a Palermo si può essere competitivi solo fino ad un certo punto. Il nostro fatturato è inferiore a quello dei grandi club. Sabatini alla Roma? Lui può fare bene dappertutto, purché lo si lasci lavorare. Penso che non abbia ancora firmato con la Roma, come non ha firmato Baldini: sono curioso, comunque, di vedere come funzionerà la coppia Sabatini-Baldini'”.

“Perché non credo alla Roma americana? Il motivo – per Zamparini – è semplice: ancora non ho visto soldi sul tavolo, ho sentito solo chiacchiere. Quando sono andato da Sensi a comprare il Palermo gli ho appoggiato un assegno sul tavolo. Penso che Unicredit si sia messa dentro ad un pasticcio e di questo gli americani stanno approfittando. Mi auguro che siano veramente degli imprenditori. Il calcio non è un business, per questo vedevo meglio l’ingresso di Angelucci, che è romano e vuole bene alla Roma. Agli americani dell’Italia non gliene frega niente”.

”Mi auguro – ha concluso il patron del club rosanero – che la trattativa vada a buon punto e che la Roma torni ad essere competitiva sul mercato. Sabatini sa che la Roma non può prendere grandissimi giocatori, ma buoni giovani. Non è che i grandi club siano messi meglio, ce ne sono solo un paio. Non so che politica di mercato vorrà fare la Roma”.