Dice di essere “sano come un pesce” poi però, siccome non si sa mai, Aldo Busi mette on line le sue “ultime volontà” e lo fa scrivendo una lettera a Dagospia, il sito di Roberto D’Agostino. “Sono bello, sono sano come un pesce, come hanno dimostrato anche i test fatti per andare all’Isola dei Famosi. Ma quando morirò – scrive lo scrittore – voglio essere cremato dopo tre giorni, oppure seppellito in un terreno neutro, non in un cimitero cristiano, tanto meno musulmano, ebraico o indu’!”. Circa il rito il desiderio di Busi sarebbe che non ve ne sia nessuno, né religioso né civile: “La gente se ne stia a casa propria, evitando di sporcarmi in giro almeno stavolta, grazie”.
”Ho messo le mani avanti – precisa poi lo scrittore – perché già dieci anni fa feci richiesta al sindaco del mio paese natio, Montichiari (Brescia), di seppellirmi in terreno neutro. Ma ad oggi non ho ricevuto risposta”. ”Dio e’ troppo di destra per i miei gusti – tuona Busi – e io sono anticlericale. Mi ribello alle etichette, di cristiano o di gay. Un cittadino non deve essere etichettato per la sua religione o per le sue preferenze sessuali. Siamo fatti di tante parti – precisa – e non si possono citare tutte. Non si dovrebbe essere etichettati solo per alcune di esse. Proverei vergogna anche ad essere seppellito in un cimitero musulmano o ebraico”.
”Montichiari – conclude Busi – è in pieno territorio leghista, conta 24mila abitanti ma si fanno piu’ cappelle che asili per bambini. La Lega timbra i banchi degli asili nei paesi vicini,vergogna! Io da anticlericale sono costretto a dare l’8 per 1000 al Vaticano e non voglio trovarmi un prete davanti quando morirò. Sarei costretto a sollevare il coperchio della tomba. Insomma, sono una delle più grandi intelligenze italiane e vorrei che la mia volonta’ venisse rispettata”.