di Guido
Gomorra, presentato con grande clamore di trombe al Golden Globe ed agli Oscar, ne esce bocciato alla grande. Mi permetto di dire che è una bocciatura meritatissima, in quanto i nostri selezionatori, non hanno capito dove andavano a cadere, oppure lo sapevano, ed hanno fatto gli indifferenti. Non ci voleva il genio italico a intuire che il film – pur artisticamente valido – non era adatto al mercato USA, per sua natura tutto miele e zucchero ed orientato più a storie come quelle di Obama, che al nuovo neorealismo italiano. Si può dire che gli Oscar viaggiano come gusto, alla pari col festival di Sanremo. Bene, la nuova corrente neorealistica impostata da Gomorra, non poteva essere traducibile nella mentalità americana di oggi. Non sono più gli anni della seconda guerra mondiale, quando le truppe americane avevano dovuto occupare il paese. Di qui la bocciatura, che è quindi meritata. Non si va in casa d'altri ad imporre scelte incomprensibili. Aggiungiamo che non siamo un paese del terzo mondo, cui estendere i "benefici" della globalizzazione, e la spiegazione della bocciatura è chiarissima. Che ci serva di lezione.