”Non possiamo per la sicurezza dei cittadini approvare delle procedure che non siano consolidate. Noi diciamo ai pazienti di stare molto attenti perché noi, quando c’è una procedura che è utile ai nostri cittadini la mettiamo in essere”. E’ uno stralcio dell’intervista al ministro della Salute Ferruccio Fazio sulla sclerosi multipla che andra’ in onda mercoledì 6 ottobre alle 21,10 su Italia 1 nell’ambito della trasmissione ”Le Iene”.
L’intervista ha come tema l’ipotesi dei professori Paolo Zamboni e Fabrizio Salvi che attribuisce alla patologia un’origine non più neurologica, come da sempre viene trattata, ma cardiovascolare in quanto, secondo gli studiosi, causata dalla sindrome emodinamica (la C.C.S.V.I. o insufficienza venosa cronica cerebrospinale, in Italia non ancora considerata come malattia dal sistema sanitario).
Alla domanda di chiarimenti fatta dall’intervistatore Giulio Golia a proposito della stessa C.C.S.V.I., il ministro risponde:”Il Consiglio Superiore della Sanità mi dirà se così è perché gli angiologhi, i neurologi, i neurochirurghi verranno consultati…”.
Golia chiede spiegazioni sul fatto che la scoperta del professor Zamboni risale a un anno e mezzo fa. ”’La richiesta – risponde il ministro – non ci è stata fatta un anno e mezzo fa, ci è stata fatta, non so quando, un paio di mesi fa”.
L’intervistatore passa poi al problema dei viaggi all’estero. ”Andare all’estero – dice Fazio – non significa farsi curare bene. Assolutamente. Sui tempi noi sappiamo che è un problema urgente. Non sono certo anni, sicuramente no”. E infine i tempi. Golia chiede al ministro di fissare un tempo indicativo per la valutazione della C.C.S.V.I. e il ministro conclude:”Non sicuramente anni. Penso un tempo più ridotto possibile”.