Video denuncia contro l’ex commissario antiracket: faceva ricatti a luci rosse

Ricattava le donne che si rivolgevano a lui perché vittime di usura: o si concedevano in favori sessuali o lui bloccava i loro procedimenti. Questa l’accusa rivolta dall’associazione milanese “Sos Racket e usura” (che ha annunciato il proprio scioglimento) nei confronti del prefetto Carlo Ferrigno, commissario straordinario antiracket dal 2003 al 2006.

L’accusa è contenuta in un post pubblicato sul sito dell’associazione e corredato da due video. Secondo le denunce raccolte dall’associazione milanese, il prefetto ricattava le donne che si rivolgevano a lui perché vittime dell’usura, e minacciava di bloccare i loro procedimenti se non gli concedevano favori sessuali.

I reati e le violenze si sarebbero consumati a Milano, Torino e Roma, anche negli stessi uffici del Comitato Nazionale Antiracket, in via Cesare Balbo 37.

Le associazioni «Sos Racket e Usura» e «Sos Italia libera» hanno raccolto le testimonianze di sette donne che denunciano le violenze sessuali e i ricatti subiti dal prefetto, che controllava il fondo nazionale per le vittime dell’usura.

Il presidente di “Sos Racket e Usura”, Frediano Manzi, ha annunciato che il consorzio “Sos racket” – che raccoglie 70 associazioni – ha intenzione di presentare un esposto contro Ferrigno al Tribunale di Milano.

Due delle vittime, una di Milano e un’extracomunitaria residente a Torino, erano minorenni all’epoca dei fatti; ci sono inoltre una ragazza di 38 anni di Brescia, una donna di 40 anni di Bergamo e alcune modelle ingaggiate per un fantomatico spot anti-usura, in realtà mai realizzato.

In un video pubblicato sul sito dell’associazione una delle vittime (la ragazza bresciana di 38 anni) ripercorre tutte le fasi della vicenda: il primo incontro col prefetto – «sua Eccellenza» – e i primi approcci di lui, che le chiede di dargli del tu e la fa accompagnare dal collaboratore nella sua abitazione privata per «guardare le carte», poi si presenta con l’accappatoio slacciato. Fino ai due tentativi di forzare un rapporto sessuale con la donna, preceduti da minacce e violenza fisica.

«Chiediamo l’apertura immediata di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica – scrive Frediano Manzi sul sito dell’associazione – affinché accerti quanto da noi denunciato pubblicamente, chiediamo di verificare come sono stati distribuiti i fondi (alcune decine di milioni di euro) e con quali criteri nel periodo in cui Carlo Ferrigno è stato Commissario straordinario antiracket ossia dal 2003 al 2006. Lanciamo un appello a tutti coloro che hanno subito ricatti, minacce o “attenzioni” del genere. Abbiano il coraggio di parlare e prendano contatto con l’Autorità Giudiziaria».

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