Cig in deroga per circa centomila lavoratori: oltre ventimila dipendenti di circa 4mila imprese, stanno già utilizzando la cassa integrazione in deroga: l’ammortizzatore sociale esteso alle aziende che fino allo scorso anno erano escluse per dimensione ovvero attività produttiva, sarà fruibile nelle prossime settimane da altri 80.000 lavoratori.
L’Inps ha stilato un primo bilancio a metà agosto per fare il punto sulla platea di aziende e lavoratori che hanno fatto domanda di Cig in deroga. Non si tratta in questo caso dei numeri di ore autorizzate, bensì di beneficiari, imprese e dipendenti. Sono poco meno di 15mila le aziende che da aprile – cioè da quando la Cig in deroga è stata definita nelle sue nuove caratteristiche – hanno fatto pervenire le domande, per un totale di 104mila lavoratori.
Di queste imprese poco più di duemila hanno chiesto e ottenuto l’anticipazione diretta dall’Inps, altre duemila hanno ottenuto l’autorizzazione regionale e in totale sono stati messi in pagamento più di 20mila assegni per altrettanti lavoratori. «Le aziende possono chiedere l’anticipazione dell’erogazione direttamente all’Inps – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – oppure possono rivolgersi alle Regioni che, dopo il decreto di autorizzazione, gireranno la richiesta ai nostri uffici per l’erogazione del sussidio. Solo a fine luglio la macchina è potuta entrare pienamente a regime, dopo la firma delle ultime convenzioni tra le direzioni regionali Inps e le amministrazioni regionali. Gli uffici Inps assicurano la liquidazione delle domande entro cinque giorni dalla data in cui perviene la richiesta diretta per l’anticipazione o dalla data di autorizzazione regionale».
Il successo dell’operazione, che porterà entro fine mese al pagamento degli altri 80mila sussidi oltre ai 20mila già liquidati ha bisogno della rapidità delle aziende nel comunicare la lista dei dipendenti per cui si richiede il beneficio, della solerzia delle Regioni per definire i decreti di autorizzazione della deroga, e dell’efficienza degli uffici Inps per l’erogazione finale.
Le 4.038 domande di altrettante aziende che sono giunte a buon fine (per un totale di 20.240 lavoratori) sono quelle in cui si sono verificate in tempi rapidi tutte le condizioni richieste: domanda sottoscritta dalle parti sociali e inviata dall’azienda all’Inps, autorizzazione regionale, invio da parte dell’impresa dell’elenco nominativo dei lavoratori messi in cassa integrazione. A quel punto l’Inps provvede al pagamento. Ci sono altre 3.168 domande già autorizzate, che per essere liquidate richiedono solo l’invio all’Inps, da parte delle aziende, degli elenchi dei lavoratori beneficiari del sussidio. «Abbiamo messo a punto una procedura informatica per poter monitorare ogni fase del processo – aggiunge Mastrapasqua – e i nostri uffici stanno lavorando a pieno regime per emettere gli ordini di pagamento: occorre che le aziende ci facciano pervenire tempestivamente gli elenchi nominativi per consentirci di erogare la Cig in deroga, e che le Regioni ci facciano avere i decreti di autorizzazione nei casi in cui le aziende non chiedano l’anticipazione all’Inps».
Per ora il 13% delle aziende che hanno chiesto Cig in deroga, ha chiesto l’anticipazione diretta all’Inps.