Pakistan, assolta bambina cristiana accusata di blasfemia

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La ragazza pakistana (LaPresse)

ISLAMABAD (PAKISTAN) – Un tribunale pakistano ha assolto la ragazza cristiana tacciata di blasfemia con l’accusa di aver bruciato alcune pagine del Corano. Lo ha fatto sapere il legale della giovane, Abdul Hameed. I giudici, ha spiegato l’avvocato, hanno prosciolto la sua cliente per mancanza di prove e hanno fatto cadere le accuse, affermando che erano basate su materiali fabbricati. La piccola era stata fermata lo scorso 16 agosto, dopo che un gruppo di vicini l’aveva accerchiata accusandola di aver bruciato frammenti del libro sacro dell’islam.

Un imam, Khalid Chishti, ha presentato una denuncia nei suoi confronti, ma successivamente lui stesso è stato accusato di aver inserito alcune pagine del Corano in una busta contenente carta bruciata e cenere, che la ragazzina aveva con sé.
Il caso aveva suscitato polemiche e indignazione in tutto il mondo, soprattutto perché secondo alcune fonti la ragazza avrebbe 14 anni e sarebbe affetta da sindrome di Down. La legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan prevede l’ergastolo o la pena di morte.

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