GENOVA – I vigili urbani di Genova protestano contro l’amministrazione. “Siamo costretti a fare troppe multe”, dicono i vigili che in un manifesto si raffigurano come schiavi, in fila e legati da una catena. Questa la provocazione lanciata dagli agenti di polizia locale del sindacato Sulpl, che protestano contro la richiesta del comando di aumentare il numero di sanzioni rispetto all’anno precedente.
Giulia Destefanis su Repubblica raccoglie i motivi della protesta dei vigili urbani genovesi, che a suon di manifesti proclamano la loro frustrazione. Il Comune al momento ha bloccato la protesta e vietato la diffusione dei manifesti che sono ritenuti “lesivi della dignità del corpo”.
Gli agenti che aderiscono al Sulpl però fanno sentire la loro voce: “Ci viene chiesto di aumentare produttività e fatturato – spiegano gli agenti del Sulpl – Si finisce per concentrarsi su sanzioni più veloci, come i divieti di sosta, comminandone anche a ore improbabili della notte pur di raggiungere i numeri richiesti: ha senso lavorare così?”.
A Genova, spiega la Destefanis, le multe per divieto di sosta sono aumentate da 82mila a 131mila nei primi sei mesi del 2019, il 58% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Il Comune sostiene che il maggior nuso periodo.mero di multe non serva a fare cassa, ma sia un modo per chiedere maggiore sicurezza, rivendicando che in strada il numero di morti è sceso da 16 del 2018 a 8 nello stesso periodo.
Il sindacato, però, continua la sua battaglia e a Repubblica dice: “Ci hanno bocciato il primo manifesto e un secondo con l’immagine di un uomo imbavagliato, ora chiediamo di pubblicare la loro risposta con il diniego alla richiesta di affissione dei manifesti, ce lo permetteranno o continueranno a imbavagliarci?”. (Fonte Repubblica)