La Congregazione per la Dottrina della Fede vuole un approfondimento delle indagini su presunti casi di pedofilia nella diocesi di Verona: «In tempi ravvicinati si provvederà ad ascoltare le eventuali vittime di abusi». È l’ultima puntata di una storia complessa, prescritta per la giustizia ordinaria.
Sessantasette ex alunni dell’Istituto per sordi Antonio Provolo di Verona avrebbero subito abusi e violenze sessuali da parte di preti fra gli anni Cinquanta e il 1984. Un caso tanto clamoroso da finire sulle pagine del New York Times, dopo che l’Espresso l’aveva sollevato a gennaio del 2009.
Stasera, nel corso della trasmissione di Andrea Vianello “Mi manda Raitre”, tre delle vittime racconteranno a volto scoperto la loro verità. In sintesi: quindici ex ospiti dell’Istituto hanno messo per iscritto, davanti a Marco Lodi Rizzini, portavoce dell’Associazione sordi Provolo, l’elenco di abusi e i nomi dei religiosi che li avrebbero commessi: ben 25 sacerdoti sui 28 che hanno prestato servizio al Provolo in quegli anni.
«Già quella percentuale pare poco credibile—dice monsignor Bruno Fasani, portavoce della Curia veronese —. E poi, a noi non è mai arrivata una denuncia circostanziata, con nomi e cognomi».