VICENZA – Un 'numero verde' di pronto intervento in favore del chiamante per 'dare una 'lezione', ma anche per risolvere problemi 'difficili': lo hanno scoperto i carabinieri di Bassano del Grappa che hanno arrestato due fratelli albanesi e due bosniaci che avevano creato questa particolare agenzia con l'accusa di rapina e lesioni.
Chiunque poteva chiamare in qualunque momento e per qualsiasi 'esigenza' e i quattro, di eta' compresa di 22 ai 27 anni, tutti residenti nella zona di Bassano (Vicenza), erano pronti a picchiare e a minacciare.
I quattro avrebbero, secondo gli investigatori, costituito una sorta di squadra per ogni tipo di intervento 'violento' che e' stata sgominata dopo alcune mesi di indagini e interrogatori a giovani del posto. I carabinieri stanno verificando se dietro a queste azioni ci fossero anche dei pagamenti.
Gli indagati (solo uno e' incensurato) si trovano agli arresti domiciliari accusati di lesioni personali aggravate e rapina aggravata. Per il momento i carabinieri contestano loro solo un episodio, ma hanno preso in esame altri casi sui cui stanno facendo accertamenti.
Nei guai e' finito pure un ragazzo di 17 anni, a sua volta denunciato, che la sera del 9 ottobre scorso aveva chiamato 'l'agenzia' chiedendo di 'lavare l'onta subita', perche' non poteva accettare che qualcuno avesse avvicinato e infastidito la sua fidanzatina sedicenne.
In quell'occasione, secondo quanto ricostruito degli investigatori, i quattro immigrati hanno rintracciato un ventenne, residente a Marostica (Vicenza), che sarebbe stato l' autore delle 'avances' durante una festa tra giovani.
Il gruppo avrebbe divelto un cartello della segnaletica stradale e con il palo avrebbe picchiato il giovane poi ricoverato in ospedale dove gli furono riscontrati seri traumi, con una prognosi di 40 giorni e problemi fisici dai quali ancora oggi non si e' completamente ristabilito. Tre suoi amici, che avevano tentato di difenderlo, subirono la stessa sorte, ma se la cavarono con qualche escoriazione ed ematomi''.