Amos Oz: “Netanyahu semina isteria sull’Iran”

TEL AVIV, 16 MAR – A pochi giorni da un accorato intervento publicato dallo scrittore David Grossman contro un eventuale attacco israeliano in Iran, anche Amos Oz scende in campo ed in una intervista a Haaretz accusa il premier Benyamin Netanyahu di ''seminare isteria''. Oz scrittore ricorda di aver gia' polemizzato all'inizio degli anni Ottanta con un predecessore di Netanyahu – Menachem Begin (Likud) – che, riferendosi a Yasser Arafat, lo raprpesentava come ''un nuovo Hitler, chiuso in un bunker a Beirut''. Oz aggiunge di aver scritto allora una lettera aperta intitolata: ''Signor Primo Ministro, Hitler e' morto''.

Quell'intervento gli e' riaffiorato alla memoria quando la settimana scorsa Netanyahu ha accostato la minaccia incombente dall'Iran su Israele al campo di sterminio di Auschwitz. ''Chi paragona l'Iran di oggi a Hitler, ed Israele a Auschwitz – afferma Oz – compie un gesto anti-sionista e demagogico, incoraggia la emigrazione da Israele, semina isteria''. Come Grossman, anche Oz sostiene che un eventuale attacco israeliano alle infrastrutture nucleari iraniane non eliminerebbe il pericolo ''perche' non si puo' bombardare la determinazione di un popolo''.

Disponendo sia di determinazione sia di conoscenze scientifiche gli iraniani – secondo Oz – in breve tempo riprenderebbero comunque i loro progetti. Oz polemizza aspramente con Netanyahu che ''non procede nel tentativo di raggiungere un accordo con i palestinesi, ed invece eccita il popolo ad un attacco all'Iran''. ''Se sono preoccupato ? Sono non solo preoccupato – risponde lo scrittore – sono atterrito. Vedo in moto processi che minacciano tutto quanto mi e' piu' caro, e la esistenza stessa di Israele''.

Oz, in genere refrattario nei rapporti con la stampa locale, ha rilasciato questa intervista in occasione della pubblicazione in ebraico del suo nuovo libro, 'Fra i compagni', sulla vita nei kibbutzim nell'Israele degli anni Cinquanta.

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