Iran: scontri a Teheran, polizia spara alla folla

Scontri a Teheran tra polizia e manifestanti nel giorno del 30esimo anniversario dell’assalto all’ambasciata americana, uno degli eventi più drammatici e significativi della rivoluzione islamica.

Le forze di sicurezza, secondo alcuni testimoni, hanno sparato lacrimogeni per disperdere i manifestanti che, nonostante il divieto del regime, hanno deciso di scendere in piazza contro il governo di Mahmoud Ahmadinejad.

La polizia ha sparato sui manifestanti dell’opposizione che si sono radunati nel centro di Teheran. Lo riferisce il sito legato al riformista Mir Hossein Mussavi, mowjcamp.com, secondo il quale “la polizia ha aperto il fuoco contro i manifestanti in piazza Haft-e Tir, alcune persone sono rimaste ferite”.

Diverse persone sarebbero state arrestate. Nei giorni scorsi, Teheran aveva minacciato di rispondere con la forza a eventuali manifestazioni dell’opposizione riformista in un giorno così significativo per la Repubblica islamica.

L’assalto all’ambasciata americana di Teheran risale al 4 novembre del 1979, quando un gruppo di studenti integralisti islamici prese 52 cittadini americani in ostaggio per 444 giorni. Ogni anno, questa giornata viene ricordata dal regime iraniano con una serie di manifestazioni anti-americane.

“L’Iran deve scegliere fra restare fisso sul passato o aprire la strada a più opportunità, prosperità e giustizia per il suo popolo”. Queste le parole del presidente Usa Barack Obama in un comunicato, parole in risposta a quelle di martedì dette da Ali khamenei che aveva definito Obama e gli Usa “arroganti“.

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