Per rendere più competitiva l’offerta turistica il ministro Brambilla punta sui casinò: in tutti i Comuni, ma solo in alberghi a cinque stelle. Per avere l’insegna di camera gioco accanto a quella della propria struttura bisognerà avere il lusso al punto giusto.
La misura è stata presentata dal ministro del Turismo, Michela Brambilla, con uno schema di decreto legge per rilanciare il cosidetto “Sistema Italia”.
La liberalizzazione dei casinò all’interno degli hotel sfarzosi nasce dall’esigenza di controllare la nascita di sale gestiti in modo totalmente autonomo e consentirà di monitorare chi sono i giocatori e quanto puntano. Solo gli ospiti dell’albergo potranno farvi ingresso.
Il decreto legge sul turismo sarà presentato al Consiglio dei ministri giovedì, con i suoi 19 articoli. A coordinare le competenze delle singole strutture sarà il ministero.
All’interno del progetto sui casinò sono contenute anche delle misure per la tutela dei viaggiatori e dei turisti. La Brambilla pensa a un call center multilingue per assistere quelli appena arrivati, oltre a una commissione di vigilanza interministeriale. Nel Dl non mancano anche riferimenti alla leva fiscale: alle agenzie di viaggio che vendono pacchetti all’inizio del soggiorno verranno prelevate le imposte dirette e l’Iva.
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