“Consulenze facili in Sicilia”: lo staff di Giovanni Avanti costa 1 mln

PALERMO – Le consulenze facili sono la pratica più dannosa, e purtroppo più diffusa, nella gestione della pubblica amministrazione in Sicilia. E’ descritto come un male endemico nella relazione di apertura dell’anno giudiziario dal presidente della Corte dei conti in Sicilia, Luciano Pagliaro. Il caso estremo sarebbe quello dell’ente Fiera del Mediterraneo di Palermo: l’ex commissario è stato condannato per aver continuato ad affidare incarichi in una “situazione di precarietà finanziaria” che avrebbe portato l’ente al fallimento. O Il presidente della Provincia, sempre di Palermo, Giovanni Avanti, denunciato per uno staff di collaboratori da un milione.

La relazione segnala anche una forte incidenza di casi di corruzione e di malasanità e un uso distorto dei contributi comunitari. Ma mette in rilievo anche la responsabilità dei dirigenti dei servizi finanziari degli enti locali – Comuni e Province – per operazioni azzardate oppure per la ”sovrastima” di entrate. Come quella che fece la Provincia di Palermo, affidando 30 milioni a una società, la Ibs Forex di Como, che prometteva guadagni anticiclici investendo nei mercati monetari. Risultato: società fallita , soldi scomparsi e vertici dell’ente chiamati a rispondere per danno erariale.

Si tratta di pratiche che mettono in crisi i bilanci degli enti perché danno via libera a un eccessivo indebitamento. Questo è accaduto, per esempio, al Comune di Catania tra il 2003 e il 2004. Il dirigente responsabile che aveva preparato un bilancio preventivo fondato su false previsioni di entrata è stato condannato per danno erariale.

Di abusi nell’affidamento di numerose consulenze ha parlato anche il procuratore regionale Guido Carlino. Molte consulenze, ha osservato, sono state “conferite in carenza di adeguati requisiti professionali in capo ai nominati e senza previa verifica dell’esistenza di professionalità interne”.

Sul fenomeno delle “esternalizzazioni” Carlino ha ricordato che sono stati promossi vari filoni di indagine per illeciti nell’ambito di società partecipate e di associazioni gestite con denaro pubblico e per la realizzazione di obiettivi di interesse pubblico.

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