ROMA – Nonostante la crisi i grandi manager pubblici italiani continuano a guadagnare cifre alte. L’elenco dei guadagni del 2009 viene pubblicato da ‘Libero’. Va detto subito che l’elenco non è completo: mancano i manager di alcuni enti e la retribuzione non si riferisce allo stipendio dell’incarico pubblico, ma al reddito complessivo, che può essere dunque frutto di altre attività o rendite. Nella lista ci sono quasi settecento nominativi.
Tra i manager pubblici che compaiono in questa lista il più ricco sembra essere il presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, che nel 2009 ha dichiarato un reddito a sei zeri da 4.616.558 euro. Tra gli altri compaiono poi Mario Draghi, fra qualche settimana presidente della Bce, che dichiara un milione, 41mila e 8 euro. Poi Attilio Befera, direttore generale dellAgenzia delle Entrate, con un reddito di 600.164 euro, Corrado Calabrò, presidente dellAgcom, con 747.975 euro e Gianni Petrucci, presidente del Coni, con 404.309 euro.
Nell’elenco pubblicato da ‘Libero’ c’è anche un banchiere, il bergamasco Emilio Zanetti, come vicepresidente dell’ Aeroporto di Orio al Serio (861.151 euro) e alcuni politici, come l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (176.620 euro) in qualità di presidente del teatro Regio di Torino, e Giorgio Orsoni, primo cittadino di Venezia (608.491 euro) nella veste di presidente della ‘In Venice Servizi’ per il Turismo Nautico srl.
Scorrendo sulla lista, però, ci sono delle cifre che saltano agli occhi tanto quanto quelle rocambolesche dei manager più “paperoni”. Sono i redditi, quasi da operaio, dichiarati da alcuni manager pubblici. Silvia dell’Amico, ad esempio, presidente del Progetto Carrara spa, dichiara 6.473 euro l’anno. Sembra essere andata ancora peggio a Simone Pezzini, presidente del Consorzio Mercato Ortofrutticolo di Valeggio sul Mincio, che ha dichiarato appena 1887 euro, mentre il suo vice, Claudio Cordioli, arriva a 10.470 euro.