È ufficiale: l’Italia avrà l’anno prossimino due gran premi di Formula Uno. Il primo a Imola il 24 aprile, il secondo a Monza l’11 settembre. Una doppietta magica. Solo gli USA possono vantare un bis del genere: Miami (8 maggio), Austin (23 ottobre). Tutti gli altri avranno un solo GP. Per carità, il calendario sarà ufficializzato tra un paio di giorni dal presidente della F1 Stefano Domenicali – e, dicono autorevoli addetti ai lavori – sarà tutto confermato.
Il calendario di Formula Uno
Inizio nel Bahrain il 20 marzo, gran finale ad Abu Dhabi il 20 novembre. Unico dubbio: il 2 ottobre si correrà a Istanbul o a Singapore? La novità assoluta è anche il debutto di Miami. Il circuito è collocato attorno allo stadio Hard Rock dove giocano i Miami Dolphins del football. Un circuito inedito, peraltro in costruzione. Ma il direttore generale Richard Cregan ha assicurato che “la costruzione del tracciato prosegue in conformità con le attese e i tempi sono confermati”. Il calendario 2022 sarà, in ogni caso, di 23 gare.
Imola l’altra sorpresa
Domanda d’obbligo: ma come ha fatto Imola, tracciato vecchia scuola, a strappare la riconferma addirittura per altri quattro anni? Quattro anni di contratto è tanta roba. Come ha fatto? Presentando la copertura finanziaria del governo (Draghi) e della Regione (Bonaccini). Fino al 2025 siamo a posto. Certo, l’impegno finanziario è corposo. Si parla di 20 milioni. Così distribuiti: 12 li mette il Governo (7 il Ministero degli Affari Esteri con l’Istituto per il commercio estero e 5 milioni la Regione che ne incasserà 2 dal Con.Ami di Imola, società multiservizi, ed uno dall’ACI).
L’Emilia, quando si tratta di corse e motori, sa fare squadra. Non a caso il Santerno ha ospitato 29 gare iridate (S.Marino, Gp Emilia Romagna e Made in Italy). Nel 2022 Imola sarà la prima gara europea dopo il trittico Bahrain-Arabia Saudita-Australia. Al settimo cielo organizzatori e i giovani piloti: i primi perché vedono riconosciuta e premiata una capacità organizzativa che anche in tempi pandemici si è distinta; i secondi, cioè i piloti della nuova generazione che non avevano mai corso ad Imola, perché hanno scoperto un tracciato vecchia scuola che sa regalare emozioni uniche al volante.
Il presidente della Regione, il modenese Stefano Bonaccini (ala liberale del Pd, in carica dal 2014 dopo le dimissioni di Vasco Errani) è convinto che il GP di Imola assicurerà un grosso ritorno a livello di immagine soprattutto sul versante del turismo e dell’indotto. Avrebbe preferito luglio quando l’Emilia-Romagna “scoppia“ di vacanzieri. Ma va già bene così. E poi l’anno prossimo le tribune torneranno a riempirsi di tifosi con una Ferrari di nuovo competitiva. Si spera.