LUGANO – “Vinci una ragazza”: a Lugano, frontiera di tutti i vizi, si sono inventati la lotteria a luci rosse. Entri in un locale e all’ingresso, senza troppi imbarazzi, ti consegnano un biglietto con relativa consumazione. Attendi l’estrazione: se vinci, in palio c’è una barbie. Proprio così, una bambolina di plastica, da consegnare poi alla ragazza che desideri. Il “premio” vale 150 franchi svizzeri, 120 dei nostri euro, che è la tariffa per una prestazione “occasionale”. A raccontare la riffa dei sogni di ogni uomo è Paolo Berizzi che riporta sul quotidiano la Repubblica, il suo elettrizzante giro per i locali notturni di Lugano. Una volta acciuffato il biglietto vincente, funziona così:
[la ragazza] La scegli tu. Le consegni la Barbie, e lei può accettare o meno (“non è obbligata”, tiene a precisare il titolare del locale). Ma prima che la Dea bendata decida ci vuole tempo, e nel locale succedono cose intuibili. Le nove di sera.
E come raggiungere il paese delle meraviglie? Scrive Berizzi che dal centro di Lugano ci vogliono cinque minuti in auto:
Non un posto elegantissimo. Né il nome del locale — avete presente il re dei paparazzi finito in carcere? — rende regale l’offerta. Intorno al bancone del bar le ragazze si arrampicano su tacchi da trampolieri, indossano shorts inguinali e lanciano sguardi ammiccanti a tutti.
In Canton Ticino la prostituzione è legale: ti iscrivi — o dovresti — ai registri della polizia cantonale, paghi l’affitto della stanza al locale e poi sei, a tutti gli effetti, indipendente: nel senso che quello che guadagni è tuo.
Le prestazioni vanno da 100 a 150 franchi. Ognuno degli otto locali in attività tra Chiasso e Lugano ha una media di 200-500 clienti al giorno (a seconda dei giorni). Vuol dire un incasso di 3-4 milioni di franchi all’anno.
I commenti sono chiusi.