ROMA – Una terapia “shock” per contrastare recessione e disoccupazione o, altrimenti, ”crescerà l’allarme sociale”. E’ quello che chiede in una intervista a Repubblica il segretario del Pd Guglielmo Epifani, spiegando che ”bisogna immettere liquidità nel sistema produttivo per rompere questa ingiustificata stretta creditizia. Bisogna allentare i vincoli di un patto di stabilità interno stupido che impedisce di fare gli investimenti. E poi l’Europa deve cambiare il segno della sua politica economica. D’altra parte Stati Uniti e Giappone stanno uscendo dalla crisi proprio mettendo in campo scelte opposte a quella che sta applicando il Vecchio Continente sulla spinta della Germania”.
Secondo Epifani, è ”centrale la questione del credito. Il governo dovrebbe aprire un tavolo di confronto con l’associazione delle banche. Ci sono centinaia di migliaia di imprese che rischiano di chiudere per mancanza di liquidità. E poi vanno liberate risorse per gli investimenti allentando il patto di stabilità interno”.
Quanto all’Ilva, si tratta, spiega, di ”una questione molto delicata. Ma più in generale è delicata la situazione dell’industria siderurgica nazionale: per ragioni diverse sono in crisi l’Ilva, la Lucchini e anche la Thyssen di Terni. Il governo dovrà mettere in campo politiche settoriali perché l’Italia non può rinunciare a un’industria di base come quella siderurgica. E’ importante e delicata quanto lo scorporo della rete delle telecomunicazioni da Telecom”.