Federalismo, Calderoli: “Scoveremo i furbetti della prima casa”

”Scoveremo i furbi della prima casa, faremo una stretta sull’accatastamento delle abitazioni abusive per chi non si mette in regola entro febbraio, eviteremo i vantaggi per i Comuni turistici e sulla cedolare secca introdurremo dei bonus anche per chi è in affitto e per le famiglie”. Sono alcuni dei punti del decreto sul federalismo municipale anticipati dal ministro Roberto Calderoli in un’intervista al Corriere della Sera.

Sul tema della casa, il ministro per la Semplificazione spiega di aver individuato un meccanismo per scovare coloro ”che in famiglia intestano più immobili”, in modo da far emergere ”il vero numero dei secondi alloggi, che verranno tassati con aliquota da stabilire”.

Poi, prosegue, verrà cambiata l’imposta sui trasferimenti di proprietà, ”che passa dal 4 al 2% per la prima casa e dal 10 all’8% per la seconda”. Le risorse, aggiunge, saranno recuperate ”evitando distorsioni e furbizie dei proprietari”.

Calderoli raccoglie l’invito del senatore finiano Baldassarri a proposito di cedolare secca sull’affitto: ”in pratica, anche chi è in affitto potrà detrarre una parte del canone”, dice, una cifra ”intorno ai 300 euro di partenza” che invoglierà anche l’inquilino ”ad avere un contratto regolare”.

Per quanto riguarda l’aliquota, il ministro leghista spiega che sta lavorando ”a un altro schema in modo da non favorire i grandi proprietari di immobili, una specie di imposta progressiva. Aliquota diversa per i canoni concordati”.

Sul quoziente familiare, invece, sottolinea che ”non c’è” e che ”l’Udc ha capito male”: ”Io ho detto – precisa – che il quoziente familiare è dentro il decreto sulla fiscalità delle Regioni e delle Province approvato dalla Conferenza unificata. Non è escluso che anche i Comuni possano favorire la famiglia. Qualcosa sulla cedolare secca, ma non certo sulla seconda casa”.

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