Mancino ad Alfano: “Ascolti i consigli di Napolitano”

Rimesse dal capo dello Stato «le questioni al loro posto», chi ha «responsabilità istituzionali e di governo, se davvero vuole accogliere l’auspicio del Capo dello Stato di evitare drammatizzazioni e contrapposizioni, come sempre fuorvianti, si comporti di conseguenza»: è quanto dice il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, replicando (senza citarlo direttamente) al ministro della giustizia Angelino Alfano.

«Do atto al Presidente della Repubblica – dice Mancino – di avere posto sui giusti binari, da un lato, la facoltà del ministro della Giustizia di inviare ispettori presso gli uffici giudiziari e, dall’altro, il potere del giudice di avviare indagini nei confronti di qualunque cittadino (facoltà e potere non dovevano e non potevano andare in rotta di collisione)».

«La decisione del comitato di Presidenza – aggiunge il vicepresidente del Csm – di rimettere alla valutazione della sesta Commissione la richiesta di apertura di una pratica – finalizzata a confermare i consolidati orientamenti del Csm relativi ai rapporti fra segreto di indagine e poteri dell’Ispettorato – ha incontrato completa condivisione nelle autorevoli parole del Presidente Napolitano».

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